Nuovo Governo Draghi. E' previsto per oggi alle 9:30 l'incontro del Consiglio dei Ministri per confrontarsi sulle nuove misure anti contagio.
A Palazzo Chigi si discute dei temi più importanti per il futuro prossimo del paese.
Il consiglio prenderà in discussione i seguenti punti: Decreto-Legge, Ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento dell'emergenza epidemiologica da Covid-19 ; Leggi Regionali.
Esame, ai sensi dell'articolo 127 della Costituzione, leggi regionali; Varie ed eventuali.
Tema di fondamentale importanza è quello dello Spostamento tra le regioni. Il divieto scade il prossimo 25 febbraio e molto probabilmente sarà prorogato. Al contrario di quanto ipotizzato in un primo momento, il divieto dovrebbe essere prorogato anche dopo il 5 marzo, data di scadenza del dpcm adesso in vigore.
Governo Draghi. Si parlerà anche del sistema di divisione a colori
La divisione in zone di rischio al momento resta ma probabilmente sarà modificata, la valutazione del rischio che ora ruota intorno a 21 parametri.
E a proposito di colori, i
Presidenti delle Regioni al momento respingono l’ipotesi della zona Arancione nazionale.
Non si esclude che nel Consiglio si possa
parlare della scuola.
I Presidenti delle Regioni hanno espresso preoccupazione per la circolazione del virus e chiedono di affrontare la discussione senza prese di posizione ideologiche.
Ovviamente in
Consiglio dei Ministri si parlerà anche del prossimo dpcm, vero banco di prova per il nuovo
governo Draghi per quanto riguarda l’emergenza coronavirus.
Il Presidente del Consiglio dovrà coniugare due obiettivi che sembrano inconciliabili: tenere la linea di rigore per evitare una ripresa della circolazione del virus evitando di penalizzare le attività produttive.
È presumibile che
anche dopo il 5 marzo il governo possa affidarsi al
sistema a colori per la gestione dell’emergenza.
Infine
Tg Com 24 riporta la notizia dell'eventuale allontanamento di
Domenico Arcuri come commissario straordinario per l'emergenza covid
La Conferenza delle Regioni, il presidente dell'Emilia-Romagna Bonaccini: “Serve un cambio di passo nella campagna vaccinale”
In vista della giornata di lunedì le Regioni si sono riunite per fare il punto della situazione e nelle prossime ore invieranno al governo una serie di proposte in vista del prossimo dpcm.
Bonaccini ha sottolineato l’importanza di procedere con un cambio di passo nella campagna di vaccinazione.
Inoltre i Presidenti delle Regioni ritengono che sia necessario lavorare per la ripresa economica del Paese, piegato dalle chiusure e dalle aperture ad intermittenza che non premiano le attività.
Lavoro comune ed intesa fra tutte le Regioni che nelle prossime ore presenteranno al governo una piattaforma di proposte in vista del prossimo Dpcm, nella convinzione che occorra un deciso cambio di passo nella campagna vaccinale e per la ripresa economica.
Le dichiarazioni di Stefano Bonaccini
Anche per questo "abbiamo chiesto al Governo un incontro urgente“, ha dichiarato il Presidente
Stefano Bonaccini al termine della Conferenza delle Regioni che si è tenuta il 20 febbraio.
“
La priorità adesso è la campagna vaccinale. Sta andando a rilento. E questo non per disguidi organizzativi, per carenza di personale o indisponibilità della popolazione. Il problema è nell’approvvigionamento. Per questo chiediamo al Governo di intraprendere ogni sforzo per reperire più dosi. Le Regioni sono a disposizione nelle forme e nei modi utili e possibili, a partire dal coinvolgimento diretto di aziende e filiere nazionali. È poi necessaria anche una verifica sul personale che occorrerà coinvolgere e stiamo già collaborando attivamente con il Governo per arrivare ad un accordo quadro con i medici di medicina generale”, ha proseguito Bonaccini.
“
Oggi abbiamo anche affrontato tutte le questioni che riguardano la revisione dell’attuale sistema di regole che definisce l’entrata e l’uscita dalle diverse zone. È necessaria una revisione ed una semplificazione con la contestuale revisione dei criteri e dei parametri di classificazione. Serve un respiro più lungo ed un’analisi approfondita dei luoghi e delle attività, anche in base ai dati di rischio già accertati […]. Occorre che le misure siano conosciute con congruo anticipo e tempestività dai cittadini e dalle imprese“, conclude il
Presidente della Regione Emilia Romagna.
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