Fuoco e fiamme invadono la città. Sono oltre 400 le persone evacuate nella notte ad Altofonte (Palermo) per l'incendio ha colpito molte zone e aprtito da quattro punti nei boschi attorno Palermo attorno alle 22 di sabato.
Le fiamme
Sono state domate in mattinata dalle numerose squadre dei vigili del fuoco, dal personale antincendio della forestale regionale e dai volontari della protezione civile.
Oltre 60 gli uomini che hanno lavorato tutta la notte contro il terribile rogo.
«Tutto il personale dei vigili del fuoco e gli interventi sono stati gestiti dal Posto di Comando Avanzato allestito presso il campo sportivo del comune di Altofonte, che ha fatto da punto di riferimento anche per la popolazione assicurando loro assistenza, in quanto a causa dell'incendio si è reso necessario l'evacuazione di oltre 400 persone dalle rispettive abitazioni poiché minacciate dalle fiamme», spiegano i vigili del fuoco.
«Sul posto anche 3 ambulanze per garantire laddove necessario il soccorso sanitario- dice il Comandante Provinciale Agatino Carrolo.
Le operazioni di spegnimento sono state rese difficoltose per il forte vento di scirocco da sud-sudest con raffiche fino a 50/60 km/h».
Il sindaco Angela De Luca parla di «situazione gravissima»
E invita i cittadini che abitano sotto il bosco «ad allontanarsi subito dalle abitazioni». Interviene anche l'assessore regionale Salvatore Cordaro e dice: «Tutti i mezzi e gli uomini disponibili sono impegnati sul fronte del fuoco. Stiamo facendo tutto il possibile».
«Stanotte perderemo la Moharda. Perderemo il nostro polmone e la nostra fonte d'acqua. Saremo indignati per tutta la notte e continueremo a vedere video e foto.
Domattina alle 6 arriveranno i canadair ma sarà troppo tardi. Tutto studiato alla perfezione».
E' quanto ha scritto nella notte su facebook la Pro Loco di Altofonte.
«Domani vedremo solo foto di devastazione. Cenere ovunque. Anche sulle nostre case- dice Pro Loco- Assassinoi, criminali o idioti? Gente che lucra o esseri indegni? Poco importa.
A che è servito promuovere negli anni il nostro territorio, se stanotte abbiamo preferito la distruzione? A che serve lottare per la nostra acqua se nemmeno ci interessa? A che serve difendere i nostri diritti? Solo tristezza, infinita. Scusaci Moharda».
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