GAETA/GIUGLIANO – Dramma per il procuratore di Perugia, Raffaele Cantone è stato colpito da un malore mentre era in vacanza a Gaeta. L’ex presidente dell’Anticorruzione, giuglianese d’origine, nella notte tra martedì e mercoledì è stato colpito da ischemia cerebrale. Immediatamente soccorso Cantone è stato dapprima trasportato all’ospedale di Gaeta e poi trasferito al “Cardarelli” di Napoli e ricoverato nel reparto di neurochirurgia.
Si attendono aggiornamenti sulle condizioni di salute del magistrato Cantone.
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Lamiere contorte, calcinacci, sedie rovesciate. Loreto Mare, crolla il soffitto della Radiologia, sfiorata la tragedia. Come riportato da Repubblica Napoli, dopo la riconversione a Covid hospital e poi, a meno di un mese di distanza, chiuso (in gran parte) per mancanza di pazienti, lo storico presìdio subisce un altro duro colpo.
Ed è un miracolo, dice un infermiere, che durante un turno e l’altro, quei locali fossero vuoti. Il cedimento di parte del tetto si è verificato nella notte tra il 3 il 4, ma si è saputo solo ieri e in via ufficiosa. I vertici hanno raccomandato al personale di evitare allarmismi e di tenere la notizia al riparo da possibili strumentalizzazioni.
Possibile infiltrazione d’acqua
Quindi, consegna del silenzio, rispettata però fino a ieri. Non si è trattato della semplice caduta di un pannello coibentato ma di più elementi. Causata da una progressiva e continua infiltrazione di acqua dal piano superiore (la Radiologia, diretta da Fabio Tamburro, è al piano terra, accanto alla sede in cui è stata allestita la Tac).
Sono quindi precipitate giù pietre e calcinacci dal lato ambulatori, al momento non funzionati e quindi privi di manutenzione. A farne le spese sono state le tecnologie nello studio: computer, scrivania, stampante.
La foto
La foto, scattata il mattino dopo e poi mostrata anche ai dirigenti della Asl 1, rivela i danni arrecati dal crollo e il rischio corso da medici, tecnici e personale parasanitario. A poche ore dal crollo, la dirigenza ha allertato i tecnici perché si occupassero della messa in sicurezza dell’area.
In questo momento al Loreto dei 70 letti ristrutturati ne sono attivi appena 20, occupati da lungodegenti (anziani). Deserte le strutture rianimative restaurate in pochi giorni per far fronte a un picco pandemico che fortunatamente non è mai arrivato.
“Il manager e i suoi collaboratori devono, a questo punto, decidere in tempi brevi cosa dovrà essere questo ospedale – sottolinea uno dei pochi specialisti ancora in forza al Loreto. Strategicamente è una struttura che, come sostengono i vari comitati cittadini, deve essere ridisegnata come presìdio di emergenza per il territorio.
La sorte del Loreto
Le istituzioni non dimentichino che sul Loreto hanno sempre fatto affidamento oltre 200mila abitanti, di Napoli e della fascia vesuviana”. Ma per ora della sua sorte ancora non si è saputo nulla di preciso: per alcuni sarebbe imminente la riattivazione del pronto soccorso, per altri il Loreto dovrebbe diventare presìdio per discipline specialistiche.
Intanto continua il braccio di ferro tra la Asl e i residenti riuniti in comitati di cui “Case nuove per il ripristino del Loreto” e la “Consulta sanitaria” sono i più rappresentativi e motivati a portare avanti la battaglia per la riapertura. Adesso commentano: “Il direttore generale aveva promesso che entro lunedì scorso, il 3 agosto, sarebbero iniziati i lavori per il riadeguamento del pronto soccorso. Finora, solo silenzio”. (Repubblica Napoli)
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