Niente miracolo di San Gennaro. Tema la città di Napoli, ma l'arcivescovo avvisa i fedeli "Non cercate significati del miracolo”.
Il miracolo di San Gennaro
Non si ripete neppure il primo maggio. E' la seconda volta consecutiva, dopo il 16 dicembre 2020. L'annuncio è stato dato al termine della celebrazione eucaristica celebrata in Duomo alla presenza di 200 persone.
Niente processione degli infrascati neppure quest'anno a causa delle restrizioni Covid.
San Gennaro - "Non cercare significati nel miracolo"
La teca con il sangue di San Gennaro è stata tirata fuori dalla cassaforte per la prima volta dal suo insediamento nell'Arcidiocesi di Napoli dall'arcivescovo Mimmo Battaglia, che, nel corso dell'omelia, ha messo in guardia i fedeli, esortandoli a non lasciarsi andare nel voler leggere nel miracolo buoni o cattivi auspici per la loro vita.
Dal 2 al 9 maggio, a partire dalle ore 9 fino alle ore 12.30 e dalle ore 16.30 alle ore 19, i fedeli potranno recarsi in Cattedrale, all'altare maggiore, per pregare davanti alle reliquie e venerare il Santo patrono.
Dopo l'annuncio
L'arcivescovo ha riportato la teca in processione dall'altare maggiore alla cappella che ospita le reliquie del santo patrono. Dopo un breve momento di preghiera è stata impartita la benedizione e si è poi conclusa la cerimonia.
La credenza popolare
Parla di segnali infausti. Il sangue sciolto è infatti considerato di buon augurio per i napoletani.
La mancata liquefazione avvenne ad esempio nel 1939 e 1940, gli anni che portarono alla seconda guerra mondiale.
Poi ci sono date anche più vicine a noi e sono sempre date in cui si verificarono eventi negativi, come nel settembre del 1973, periodo della diffusione del colera a Napoli e nel settembre del 1980, anno del terremoto in Irpinia.
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