Arriva nuova ordinanza. La Campania non ne vuol sapere e si blinda. Continuano le ordinanze nella Regione dello sceriffo. Anche il capoluogo avellinese non riaprirà le scuole.
Questo è quanto si apprende anche da Anteprima24, dove appunto anticipa quali saranno le misure prese dal sindaco di Avellino e che a breve dovrebbe firmare.
Elementari e materne resteranno chiuse nel comune di Avellino. Dopo l’ordinanza regionale il sindaco del comune capoluogo, Gianluca Festa, non riaprirà le strutture scolastiche.
Cancelli chiusi almeno fino a sabato
Successivamente si deciderà se si tornerà in aula lunedì 30 novembre. Una decisione che si allinea con gran parte dei sindaci della provincia fatta eccezione per alcuni. Tra questi il comune di Contrada che vedrà tornare tra i banchi, domani, circa 60 alunni.
Oltre ad Avelino anche Torre Annunziata non aprirà
“In un momento in cui stiamo cercando di evitare ogni forma di contatto mi e’ sembrato piu’ prudente evitare la riapertura delle scuole, nonostante i dati siano in leggero miglioramento.
I bambini sono portatori asintomatici e a scuola i loro contatti sono tantissimi, dato che fino a 6 anni non hanno nemmeno l’obbligo mascherina”. Cosi’ alla Dire il sindaco di Torre Annunziata (Napoli), Vincenzo Ascione.
La scelta del primo cittadino di prorogare lo stop della didattica in presenza al 30 novembre, “data in cui sapremo se saremo zona rossa o saranno migliorati i dati complessivi della Campania”, arriva benche’ l’ordinanza numero 92 firmata ieri da Vincenzo De Luca consenta il ritorno a scuola in presenza per i servizi educativi e la scuola dell’infanzia, nonche’ per la prima classe delle scuole primarie, da domani mercoledi’ 25 novembre.
“Siamo – rimarca Ascione – in una situazione molto grave, abbiamo quasi 500 positivi in questo momento. I decessi sono 13 da inizio epidemia e molti avvenuti perche’ le condizioni di questi pazienti si sono aggravate vista l’impossibilita’ di essere ricoverati in tempo utile.
L’ultimo decesso e’ di una persona di 62 anni e abbiamo perso un dipendente comunale di 66 anni che, con una situazione epidemiologica piu’ tranquilla, si potevano salvare”.
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