Svolta nelle indagini sulla scomparsa di Denise Pipitone. La Procura di Marsala ha riaperto un fascicolo di inchiesta sulla bimba di Mazara del Vallo sparita nel 2004. In questo momento i carabinieri sono in quella che fu l’abitazione di Anna Corona, l’ex moglie di Pietro Pulizzi, il papà naturale di Denise.
I militari dell’Arma stanno cercando una botola che condurrebbe allo scantinato, nel quale gli inquirenti suppongono si possa nascondere il corpo della bimba.
Denise - Le ombre sull’ex moglie del papà e quella strana telefonata: "Stai zitta”
Lo scorso 22 aprile, il programma Mattino Cinque, condotto da Federica Paniccuci, ha mandato in onda un documento esclusivo.
C’è una telefonata in cui risponde una bambina e una voce che in maniera brusca le dice: “Stai zitta”.
In particolare, il consulente Roberto Cusani di Piera Maggio ha parlato di una intercettazione telefonica che risalirebbe ad Anna Corona. Intercettazione che fino ad ora non è stata chiarita del tutto.
Denise - Le telefonate e gli squilli con Stefania
C’è poi un altro punto da chiarire. Il rapporto tra Anna Corona e una donna di nome Stefania, che aveva una relazione con un commissario di Polizia. La scorsa settimana Chi l’ha visto ha mandato in onda alcune intercettazioni tra l’ex di Piero e questa donna misteriosa.
Tra Anna Corona e Stefania in un anno sono state effettuate 1233 telefonate, dopo l’1 settembre 2004 solo squilli, nessuna conversazione.
Secondo quanto riferito dalla trasmissione di Rai3, il consulente Gioacchino Genchi, analizzando il traffico telefonico nei giorni della scomparsa di Denise, tra cui le utenze di Anna Corona, aveva notato dei contatti tra quest’ultima e Stefania.
Nel corso del processo di primo grado, Anna Corona spiega che con Stefania, che lavora presso un’agenzia di viaggi, ha un rapporto di amicizia.
Cosa che però Stefania non sembra confermare, affermando in tribunale che Anna è semplicemente una cliente, la quale dopo la morte del padre le ha dato sostegno morale. Ma i contatti tra le due si interrompono proprio l’1 settembre 2004, giorno della scomparsa di Denise. Da allora niente più conversazioni ma solo squilli.
Si cerca il cadavere di Denise: spunta ipotesi omicidio familiare
I carabinieri si sono precipitati in casa di Anna Corona dopo una segnalazione choc giunta alla Procura: il corpo della bimba si troverebbe all’interno di quell’abitazione privata, probabilmente nascosto dietro un muro appositamente costruito dopo un delitto.
Quella parte della casa non sarebbe mai stata oggetto di ispezione negli anni precedenti. I militari dell’Arma in queste ore stanno setacciando l’edificio alla ricerca di una botola che condurrebbe in un seminterrato.
A questo punto riprende quota l’ipotesi del rapimento familiare. Già negli anni scorsi le attenzioni degli inquirenti si erano concetrato su Jessica Pulizzi, la sorellastra di Denise, nata dall’unione tra Anna Corona e Pietro Pulizzi.
La giovane
Fu però assolta in tutti e tre gradi di giudizio dall’accusa di sequestro di persona. Eppure Piera Maggio, la mamma di Denise, è sempre stata convinta che la bimba conoscesse i suoi rapitori e che siano state probabilmente persone vicine alla cerchia familiare a farla sparire.
Uccisa e murata in casa?
A questo punto si moltiplicano gli interrogativi sulla scomparsa della piccola di Mazara del Vallo: chi l’ha rapita? Sono stati Anna Corona e la figlia?
L’avrebbero rapita per consegnarla a degli sconosciuti, probabilmente lo stesso gruppo di stranieri avvistati a Milano nell’ottobre successivo alla scomparsa e apparsi in un filmato girato da una guardia giurata?
La pista familiare
Si è riaccesa dopo un’intercettazione risalente a pochi giorni dopo la sparizione di Denise Pipitone in cui si sente Anna Corona dire “stai zitta” a una bimba presente in casa.
Non si tratterebbe delle figlie della ex moglie di Pietro Pulizzi, all’epoca dei fatti entrambe adolescenti.
Secondo Piera Maggio, sua figlia aveva già visto chi 17 anni l’ha portata via dalla sua famiglia.
“Denise non era solita dare confidenza agli estranei. Probabilmente aveva già visto le persone che l’hanno portata via”, ha aggiunto la donna.
“Chi ha fatto questo – ha detto – aveva intenzione di farlo: non è stata una cosa improvvisata. Lei non stava giocando fuori casa, da sola sul marciapiede. Aveva quattro anni ed era nell’androne, con il cugino e mia mamma.
A un certo punto ha rincorso il suo cuginetto e da lì non ha più fatto ritorno a casa. E’ successo quello che non doveva succedere, perché i bambini non si toccano”.
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