CIVITANOVA. Tutto è avvenuto velocemente, sotto gli occhi di molti passanti, con alcuni di questi che hanno ripreso la scena con il cellulare: proprio uno dei video, una volta in mano alla Polizia, ha chiarito il tragico epilogo della vicenda. L’aggressore, Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo, che si trova in carcere, ha fatto sapere di essere addolorato e non essersi reso conto di quanto stava facendo. Attesa per lunedì l'udienza di convalida.

Civitanova - L’aggressione a Alika Ogorchukwu

Che ha causato la morte dell’ambulante di origini nigeriane, è durata circa 4 minuti. Lo si evince dai video delle telecamere di sorveglianza della zona dove è avvenuto l’omicidio, in pieno centro a Civitanova. Tutto è avvenuto velocemente, sotto gli occhi di molti passanti, con alcuni di questi che hanno ripreso la scena con il cellulare: proprio uno dei video, una volta in mano alla Polizia, ha chiarito il tragico epilogo di una vicenda iniziata poco prima, nei pressi della stazione ferroviaria. L’aggressore, Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo, che si trova in carcere, ha fatto sapere di essere addolorato e non essersi reso conto di quanto stava facendo.

La dinamica dell'accaduto

Ogorchukwu ha chiesto l'elemosina ad una coppia, trattenendo “la donna per un braccio", ha detto la legale di Ferlazzo. Nessuna avances, nessun elemento che possa riferirsi al razzismo, "una situazione estemporanea dovuta a futili motivi e a una dichiarazione abnorme", sottolineano gli inquirenti.

L'ambulante si allontana, l'altro lo insegue lungo Corso Umberto I e dopo circa 200 metri lo raggiunge e lo colpisce frontalmente con la stampella che il nigeriano, vittima di un grave incidente, utilizzava per muoversi. Ferlazzo lo fa cadere a terra, lo immobilizza, lo colpisce ripetutamente a mani nude fino a quando lo lascia esanime.

Intorno nessuno reagisce, tanto che l'aggressore ha il tempo di rialzarsi e recuperare delle cose da terra, tra le quali il cellulare della vittima. "L'ha scambiato per il suo", ha detto il suo avvocato, che ha annunciato di voler chiedere la perizia psichiatrica per il suo assistito, che di professione è operaio in una fonderia della zona e che sarebbe sottoposto ad amministrazione di sostegno. (Skytg24) Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo Segui il nostro canale Google News 41esimoparallelo Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it

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