Sul caso Denise Pipitone, spunta un post di Maria Angioni su Facebook: “Penso a quella bara bianca vuota…”, scrive l’ex pm, che sarà riascoltata in procura.
Questo breve scritto potrebbe rappresentare così un indizio nel caso relativo alla scomparsa di Denise Pipitone.
A sostenerlo è Gianluigi Nuzzi, che ha approfondito la questione a “Quarto Grado”.
"Penso alla bara bianca, vuota, trovata anni fa dietro segnalazione anonima. È stato veramente un depistaggio, una minaccia o uno scherzo crudele?" questo ciò ha scritto l’ex pm in un post che non poteva passare inosservato, in primis perché è stato il primo pm a indagare sulla scomparsa della bambina.
Oltre ciò è stata lei con le sue affermazioni il motore della nuova inchiesta della Procura di Marsala.
Le sue parole, però, le sono costate anche una indagine per false dichiarazioni ai pm, anche per questo finora aveva scelto di adottare la linea del silenzio.
Ed infine è spuntato questo post decisamente macabro su facebook.
Cosa significano dunque queste parole enigmatiche?
L’ipotesi è che si riferisca al ritrovamento inquietante nelle campagne di Mazara del Vallo di una bara bianca vuota di cui aveva parlato l’ex procuratore capo di Marsala Alberto Di Pisa proprio a “Quarto Grado”.
"Ricordo una segnalazione che arrivò, una telefonata anonima, secondo cui Denise era stata seppellita dentro una bara in un terreno di Mazara Del Vallo",
dichiarò Alberto Di Pisa al programma di Rete 4, che prosegue:
"Abbiamo scavato un ettaro di terreno, trovammo effettivamente una bara vuota, ma non c’era nessuno.
Abbiamo prelevato dei campioni, li abbiamo confrontati, ma non corrispondevano. Questo però era un elemento strano".
Perché poi l'ex pm Maria Angioni ci torna su questo stano caso?
"La vicenda della bara bianca dipende da una lettera anonima che ha ricevuto la Procura.
È simbolica perché la bara rappresentava la bambina che era morto, ma sono deduzioni che potrebbe fare qualsiasi cittadino e che non hanno nulla a che vedere con le funzioni di magistrato delle Angioni né con l’inchiesta che ha condotto"
Questo è ciò che ha detto a “Quarto Grado” l’avvocato Stefano Pellegrino, l'attuale legale dell’ex pm.
In questi giorni inoltre si procede con degli interrogatori a nuovi testimoni sentiti dai pm della Procura di Marsala, con la speranza di trovare elementi di novità.
Nel frattempo, però la pista familiare continua a prevalere, gli inquirenti si concentrano nello specifico su Anna Corona, l'ex moglie del padre di Denise.
Al centro delle indagini ci sarebbero gli spostamenti della donna in quella mattina di 17 anni fa attorno all’hotel Ruggero II, dove essa lavorava.
E proprio attorno alla sua figura si incentra l’indiscrezione della puntata di venerdì 23 luglio.
Stando a quanto riporta la trasmissione ci sarebbe “una situazione compromettente che riguarda uno dei due indagati”.
Ricordiamo che la procura ha inserito nel registro degli indagati Anna Corona e Giuseppe Della Chiave, nipote del testimone sordomuto Battista.
Gli inquirenti procedono con l’ascolto delle testimonianze di cittadini mazaresi scongiurando quanto è accaduto con i coniugi romani che avevano dichiarato di aver visto una bambina nell’hotel Ruggero II, la stessa mattina della scomparsa di Denise.
Storia prontamente smentita una volta scoperto che la coppia non villeggiava a Mazara Del Vallo in quel periodo.
Insomma il caso ancora non è chiuso nonostante i tanti anni che passano e nuovi particolari possono spuntare entro fine estate. (IlTempo, ilSussidiario.net)
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