Altolà De Luca, niente Pasqua nemmeno per i vescovi. Un’ordinanza del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, in vista della Pasqua, prevede – come riporta il sito web dell’agenzia nazionale di stampa ansa.it – che resti “vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dal territorio regionale nonché all’interno del medesimo territorio.
Salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute.
È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza abituale”.
De Luca
Invita i vescovi – come riportato da il quotidiano “Le Cronache” a rispettare le norme. A pochi giorni dalla Pasqua, il Governatore della Regione Campania punta il dito in modo particolare contro i vescovi della regione.
Dopo che sono giunte numerose segnalazioni di assembramenti e affollamenti nella scorsa Domenica delle Palme in prossimità di alcuni edifici di culto, nonché attività ed iniziative, in programmazione nella settimana delle festività della Santa Pasqua.
Tutti i divieti
Affidato, inoltre, ai Comuni il compito di assicurare il controllo sulle strade e sulle piazze che ospitano tradizionalmente processioni, manifestazioni ed eventi di carattere religioso.
Anche legati alla settimana Santa, al fine dello scrupoloso rispetto delle vigenti misure di contenimento e prevenzione del contagio.
Intanto, resta vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dal territorio regionale nonché all'interno dello stesso territorio, salvo che per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o di salute.
È consentito, però, il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza abituale. Nei giorni 3, 4 e 5 aprile, è consentito, in ambito regionale, lo spostamento, verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, in un arco temporale compreso tra le ore 5 e le ore 22.
Nei limiti di altre due persone rispetto a quelle già conviventi, oltre ai minori di 14 anni sui quali tali persone esercitino la responsabilità genitoriale e alle persone con disabilità o non autosufficienti conviventi.
Restano confermate, infine, le misure disposte con le precedenti ordinanze regionali di marzo.
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