COVID. La sotto-variante BQ.1 potrebbe diventare a breve la variante dominante non solo in Europa, come previsto nei giorni scorsi dallo European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc), ma anche in Usa. L'ultimo aggiornamento dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) fotografa infatti una crescita importante della sotto-variante che è già responsabile di 1 contagio su 6.
Secondo l'ultima rilevazione dei Cdc, anche se BQ.1 e la sua sotto-variante derivata BQ.1.1
Presenti almeno dall'estate, è solo dall'inizio di ottobre che si è cominciato a osservare un'accelerazione nella loro diffusione. Erano rispettivamente l'1,8% e lo 0,9% dei campioni nella settimana conclusasi il primo ottobre, sono passati al 3,4% e 1,7% in quella successiva; nella settimana finita il 15 ottobre erano al 5,8% e al 3,6%; infine la scorsa settimana sono arrivate rispettivamente al 9,4% e al 7,2%, il 16,6% del totale.
Covid - La diffusione relativa delle due sotto-varianti
E' in pratica quasi raddoppiata di settimana in settimana da inizio ottobre. Nello stesso periodo, BA.5 è passata dall'80,2% dei campioni sequenziati al 62,2%. Venerdì scorso l'Ecdc ha pubblicato un report un cui sottolineava una dinamica del tutto simile in Europa.
"È probabile che il tasso di crescita sia principalmente determinato dalla capacità di fuggire al sistema immunitario", della nuova variante, scrive l'agenzia europea. Mentre è "improbabile che la variante sia anche associata a un aumento della trasmissibilità intrinseca rispetto a BA.5". Infine, "al momento non vi sono indicazioni che BQ.1 sia associato a una gravità dell'infezione maggiore di BA.5 ed è improbabile che ciò accada, vista la sua elevata somiglianza genetica con BA.5", conclude l'Ecdc.
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