roberto saviano

A Napoli, gli omicidi di tre giovani in pochi giorni, l'ultimo quello di Arcangelo Correra, riaprono il dibattito sulla violenza tra ragazzi e il legame con la criminalità. Roberto Saviano, noto scrittore e giornalista, ha espresso un forte parere critico, definendo il “Modello Caivano” un completo fallimento. Le sue dichiarazioni hanno suscitato una dura replica da parte di Fratelli d’Italia, che ha risposto accusandolo di cinismo e irresponsabilità.

Le Critiche di Saviano al Modello Caivano

In una recente intervista al Corriere della Sera e tramite un’agenzia Lapresse, Saviano ha dichiarato che la violenza giovanile e gli omicidi sono l’inevitabile risultato di un sistema che non è riuscito a sradicare la cultura criminale. “Non anime perse, ma giovani con aspirazioni da criminali,” ha affermato, facendo riferimento all’omicidio di Arcangelo Correra, il 18enne ucciso in circostanze sospette.

La Prossimità con la Criminalità Organizzata

Saviano ha evidenziato come i giovani, vivendo in contesti in cui la criminalità organizzata è una presenza costante, vedano la “strada della pistola” come una via per raggiungere status e ricchezza. “Vogliono diventare ricchi, essere carismatici, e in certe realtà questo è permesso solo diventando criminali,” ha detto lo scrittore, aggiungendo che il sistema attuale, esemplificato dal modello Caivano, ha fallito nell’offrire alternative valide.

La Dura Reazione di Fratelli d’Italia

La risposta di Fratelli d’Italia non si è fatta attendere. I membri del partito di Giorgia Meloni, che aveva rivendicato il Modello Caivano come un successo, hanno accusato Saviano di aver contribuito a glorificare i criminali attraverso le sue opere, come Gomorra. “Saviano, sciacallo senza alcuna dignità. I ragazzi che emulano i criminali di Gomorra sono figli del tuo cinismo,” si legge in un post sulla pagina ufficiale di FdI su Facebook.

La Cultura Criminale e il Ruolo della Camorra

Saviano ha spiegato come la camorra non solo influenzi, ma spesso supporti attivamente i giovani. “La camorra è parte della loro vita, lo permette, lo alimenta, lo usa,” ha dichiarato, evidenziando come le rapine e lo spaccio siano attività svolte con l’autorizzazione della criminalità organizzata. Anche chi non ha parenti affiliati spesso finisce per considerare i camorristi come punti di riferimento.

Le Foto e le Prove della Prossimità ai Clan

Saviano ha citato esempi concreti di giovani affiliati ai clan, come gli assassini di Francesco Pio Maimone e Santo Romano, ritratti in foto con membri di spicco della camorra locale. Ha anche fatto riferimento alla figura di Emanuele Sibillo, diventato quasi un mito per molti ragazzi, e ha ricordato come la zona Tribunali, teatro della morte di Correra, sia da sempre un centro nevralgico per le “paranze” dei bambini.

Saviano ha ribadito come il fenomeno delle paranze, gruppi di giovani delinquenti organizzati come gang, sia emblematico di una cultura della violenza difficile da estirpare. Secondo lo scrittore, le nuove generazioni sono esposte a un modello che glorifica il crimine, e il sistema attuale non riesce a offrire valide alternative.

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