Usa, i repubblicani premono per riaprire le indagini sulle "donazioni milionarie" ai Clinton
USA. I repubblicani al Congresso stanno facendo pressioni per riaprire una serie di indagini condotte dal Federal Bureau of Investigation (Fbi) nei confronti di Hillary Clinton e del marito, l'ex presidente Bill Clinton, alcuni mesi prima delle elezioni del 2016, vinte da Donald Trump.
Usa, si chiede la riapertura delle indagini
Le indagini sono dettagliate nel rapporto di John Durham, consigliere speciale nominato dall'amministrazione Trump per avviare una controinchiesta sulle indagini del Fbi riguardanti il "Russiagate". Lo scandalo sulle presunte ingerenze russe nelle elezioni presidenziali del 2016.
Nel rapporto di 306 pagine, Durham accusa l'agenzia di "gravi mancanze in termini di rigore analitico" durante le indagini. Evidenzia una discrepanza significativa nell'approccio adottato nei confronti di Trump rispetto ai coniugi Clinton. Si fa riferimento a affermazioni di una "fonte confidenziale" del 2014. Secondo queste ultime due governi stranieri avrebbero cercato di inviare "donazioni illegali" alla campagna elettorale di Hillary Clinton per rafforzare la propria influenza politica negli Stati Uniti in caso di vittoria della candidata.
Il rapporto menziona anche un versamento di 2.700 dollari che avrebbe portato a una "donazione cospicua" in seguito. Durham scrive che l'Fbi "non ha fatto alcuno sforzo per indagare su queste presunte donazioni illegali alla campagna elettorale".
Il rapporto fa anche riferimento alle indagini avviate da tre diversi uffici dell'Fbi all'inizio del 2016 riguardo a presunte attività criminali legate alla Clinton Foundation. Un'organizzazione non profit fondata da Bill Clinton. Tuttavia, le indagini sarebbero state chiuse "rapidamente" su richiesta dei vertici dell'agenzia.
Durante una riunione del febbraio 2016, l'ex vice direttore dell'Fbi Andrew McCabe avrebbe chiesto di archiviare le indagini. Successivamente sarebbe tornato sui suoi passi a causa delle obiezioni degli altri partecipanti e dei rappresentanti degli uffici locali che stavano conducendo le indagini. A maggio, i vertici dell'agenzia avrebbero contattato l'ufficio di New York chiedendo di archiviare le indagini sulla Clinton Foundation per motivi di "controspionaggio". Senza fornire ulteriori dettagli. Gli uffici dei procuratori dei distretti di New York non hanno mai risposto alle richieste.
Ora, i repubblicani stanno premendo per riaprire le indagini. Il deputato Matt Gaetz, della Florida, ha affermato al quotidiano britannico che “i Clinton avevano una vera e propria squadra al loro servizio all’interno del Fbi, che si occupava di interferire con le indagini ed evitare azioni legali nei loro confronti”.
Nel suo rapporto, Durham ha scritto che gli uffici Fbi di New York e Little Rock avrebbero sentito “fonti che hanno riferito di donazioni alla fondazione da parte di governi stranieri, al fine di ottenere un trattamento di favore da parte di Hillary”. Il rapporto non fa alcun nome, né identifica i governi stranieri che avrebbero effettuato donazioni alla fondazione: tuttavia, Schweizer ha detto al “Daily Mail” che gli Emirati Arabi Uniti sono “un possibile candidato”.
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