Coronavirus, l'hotel è vuoto, l'albergatore: "E noi lo trasformiamo in un ospedale".
Un intero albergo a disposizione per ospitare pazienti che non hanno patologie infettive, in modo da liberare posti letto negli ospedali e lasciarli ai malati di Covid-19: l’offerta arriva dall’Antico Borgo La Muratella di Cologno al Serio (nella Bergamasca), di recente acquisito dalla catena Bes Hotel. "L'inaugurazione era fissata per una ventina di giorni fa, ma il tempismo non è stato dei migliori e ovviamente l’emergenza coronavirus ha stravolto tutti i piani, lasciando la struttura vuota – spiega il ceo Gianluca Marcucci – Così ho deciso di aprirla per dare un aiuto concreto a chi in questo momento ne ha bisogno. Siamo passati da un’operazione commerciale a una umanitaria. Tutti i componenti dello staff si sono dimostrati fantastici e hanno dato la loro totale disponibilità a seguirmi in questa iniziativa". Una volta presa la decisione, Marcucci si è rivolto al quotidiano locale Bergamonews, che l'ha messo in contatto con Giovanni Malanchini, bergamasco e segretario dell’ufficio di presidenza del Consiglio regionale lombardo: "È una persona squisita a cui voglio rivolgere uno speciale ringraziamento. Tramite lui ho avuto modo di parlare con il direttore generale di Ats Bergamo e i rappresentanti della Protezione civile, che hanno già effettuato i necessari sopralluoghi – prosegue Marcucci – Al momento noi siamo pronti e in attesa di capire chi dovremo ospitare. Ho fatto presente che il mio staff ci mette l’anima, ma non ha competenze mediche, quindi potremo accogliere solo pazienti che richiedano un’assistenza per così dire leggera e non malati infettivi. Penso per esempio a chi è ricoverato in ortopedia". Di certo l'hotel può accogliere almeno un centinaio di persone: in realtà i posti sarebbero ben di più, “ma per garantire condizioni di degenza ottimali ho calcolato una sola persona per ogni camera doppia e due per ogni tripla". E, se l'emergenza si aggravasse ulteriormente, "potremmo arrivare a ospitare anche 200 persone, sfruttando altri ampi spazi dell’albergo, come i corridoi. Sarebbe una sorta di ospedale da campo, ma speriamo di non dover arrivare a tanto". La speranza di Marcucci è quella di aver dato un esempio che altri albergatori possano seguire: "Il mio è un piccolo gesto, ma anche le onde quando nascono sono piccole e possono diventare grandissime – dichiara – Ecco, tutti gli episodi di altruismo di cui sto leggendo in questi giorni diventeranno uno tsunami di solidarietà".