Veronica Sposito
Veronica Sposito

Il giorno dell'interrogatorio di garanzia per Veronica Sposito, docente di sostegno arrestata dai carabinieri su ordine della Procura di Torre Annunziata, ha attirato molta attenzione mediatica. La professoressa è accusata di gravi reati, tra cui violenza sessuale, maltrattamenti e induzione a compiere atti sessuali nei confronti di sette minori, tutti tra gli 11 e i 13 anni. L'interrogatorio si è svolto davanti al giudice per le indagini preliminari (GIP) Luisa Crasta, con la difesa affidata all'avvocato Francesco Cappiello. La docente, che da due giorni è detenuta nel carcere di Benevento, ha avuto modo di rispondere alle accuse per circa tre ore.

La difesa di Veronica Sposito: "Le accuse sono infondate"

Veronica Sposito ha utilizzato l'interrogatorio per respingere con fermezza le accuse a suo carico. In modo deciso, la professoressa ha ribadito la sua innocenza, negando qualsiasi coinvolgimento in atti sessuali con i suoi alunni. Secondo la sua versione, le conversazioni private che sono state portate all'attenzione degli inquirenti riguardano solo uno dei ragazzi e sarebbero state estrapolate dal contesto, perdendo di significato. Sposito ha sostenuto che le chat non rispecchiano la realtà e che sono state manipolate per costruire un'accusa contro di lei.

Il contenuto delle chat e la versione della docente

Durante l'interrogatorio, la docente ha sottolineato che le conversazioni incriminate erano limitate a un solo alunno e non avevano contenuti inappropriati. Secondo la sua ricostruzione, le chat sono state estrapolate in modo da farle apparire come una prova di comportamenti illeciti, ma in realtà non c'era alcuna malizia nei messaggi scambiati. Veronica Sposito ha voluto fare chiarezza anche su questo punto, evidenziando che nulla nelle sue azioni giustificherebbe le accuse di abuso sessuale.

La professoressa ribadisce la sua "coscienza pulita"

Nel corso dell'interrogatorio, Veronica Sposito ha anche dichiarato di avere "la coscienza pulita", indicando che non si è mai comportata in modo improprio con i suoi alunni. La docente ha voluto far sapere al giudice che le accuse non riflettono la realtà dei fatti e che sta vivendo una situazione ingiusta. La sua intenzione è di dimostrare la propria innocenza e risolvere la vicenda nel più breve tempo possibile.

Un caso ancora da chiarire

Il caso di Veronica Sposito continua a suscitare grande interesse, ma resta da vedere come si evolverà. Le accuse sono molto gravi, ma la docente ha deciso di difendersi con determinazione, respingendo ogni addebito e sostenendo la sua innocenza. L'esito dell'indagine e la decisione del gip saranno cruciali per stabilire la verità e determinare le future fasi legali.

Lamezia Terme nel dolore per l'addio a Giuseppe Gregorio Sacchi
Morta nel Tevere, è Suzana Kocibelli: la donna scomparsa a Roma