Il Covid-19 sta mettendo a dura prova tutti noi, ma in primis tutti i medici e il personale sanitario che ogni giorno, per professione e dedizione, sono costretti a combattere con questo mostro. Le ultime vittime sono due dottori: Annibale Battaglia e Giuseppe Sessa. In totale - secondo l'elenco dei “caduti” aggiornato dalla Federazione nazionale degli Ordini dei medici, chirurghi e odontoiatri (Fnomceo) - sono 191 i medici italiani "caduti" in questa guerra silenziosa.

Covid-19, muore il medico Annibale Battaglia

Annibale Battaglia, medico di medicina generale di Catanzaro, ha contratto il Covid-19 qualche settimana fa. Nelle scorse ore è deceduto, all'età di 68 anni, nel reparto di rianimazione dell'ospedale "Pugliese", dove era stato ricoverato dopo l'aggravarsi delle sue condizioni. Ecco il ricordo del professore Guido Giarelli, che ha collaborato con lui nei vari corsi e master universitari, nello studio di una medicina che non si occupi solo della malattia, ma del paziente in sé, inteso come persona nella sua complessità e totalità: "Ricordo con grande affetto l’amico Annibale Battaglia. Un esploratore curioso e arguto dell’inesplorato, sperimentatore attento e senza pregiudizi delle nuove vie della medicina integrata." La sua umanità era un valore aggiunto alla sua nobile professione: "Era un appassionato accompagnatore dell’umana sofferenza. Il suo infaticabile impegno professionale e la sua inesauribile capacità di compassione resteranno per sempre un esempio ineguagliato nel ricordo di chi l’ha conosciuto".

Giuseppe Sessa, il medico stroncato dal Covid

Un altra perdita causata dal Covid-19 nel mondo della medicina è il dottor Giuseppe Sessa, anestesista presso la clinica "Villa dei Fiori" di Acerra. La sua sofferenza è durata alcune settimane, dopo aver combattuto con il virus per diversi giorni. Il dottore Sessa, che si faceva chiamare Peppino dagli affetti più cari, è deceduto nel luogo in cui da oltre 30 anni svolgeva la sua professione. Era ben voluto non solo per le sue apprezzate capacità professionali, ma anche per la sue rare qualità umane. Per diversi anni il 70enne è stato medico di base. Proprio per questo, la notizia della sua scomparsa si è subito diffusa in città e ha colto di sorpresa e dispiacere ogni persona che in vita lo ha conosciuto. Nulla hanno potuto i colleghi della terapia intensiva del presidio ospedaliero locale per salvarlo da questa terribile malattia. Una guerra silenziosa, che oramai miete vittime quotidianamente.                                                                                                                                                Leggi anche De Luca attacca il sindaco di Napoli: “Parla solo male della Campania, è una nullità”. De Magistris risponde: “Dati falsi dalla Regione” Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
Tortoreto in lacrime per Renato Di Remigio: addio a un giovane papà
Reddito di Cittadinanza: Napoli ha molti più sussidi di Lombardia e Veneto insieme