Reddito di Cittadinanza, sta per arrivare lo stop. Mancano solo sei mesi alla fine del sussidio mensile per coloro che lo percepiscono. Il governo Meloni ha posto una rapida stretta. Riduzione delle mensilità e sostituzione della prestazione con un sussidio tutto nuovo.

Inoltre, perderà il diritto del RdC anche chi rifiuta un'offerta di lavoro da qui all'estate. C'è poi il capitolo della formazione. La mancata frequenza dei corsi comporta perdita dell'assegno. Ma su questo ci sarà ancora tempo per ragionarci poichè sono necessari tempi tecnici, come conferma il ministro del Lavoro.

I soldi spesi per il Reddito di Cittadinanza

Nel 2022 sono stati spesi per il sussidio quasi 8 miliardi di euro. Lo scorso anno, secondo i dati Inps, hanno avuto accesso per almeno una mensilità alla misura di contrasto alla povertà 1.685.161 famiglie, per un totale di 3.662.803 di persone coinvolte e un importo medio erogato pari a 551 euro.

Il Sud e le isole hanno registrato il maggior numero di nuclei coinvolti (1.040.957, ovvero il 61% del totale di quelle con il sussidio). Nelle regioni del Nord l’asticella scende a 372.317 famiglie per 728.507 persone coinvolte. Nel Centro invece hanno percepito almeno una mensilità di sussidio 271.887 famiglie per 534.421 persone coinvolte. A dicembre, invece, la prestazione ha raggiunto quota 1.168.712 le famiglie (corrispondenti a 2.483.885 di persone in tutto). Si sono spesi nel mese 642,16 milioni di euro. 

Guardando ai dati Anpal aggiornati al 30 giugno del 2022, emerge che sono 919.916 i beneficiari del reddito di cittadinanza indirizzati ai servizi per il lavoro. Di questi, 173mila (18,8%) sono occupati, 660mila (il 71,8%) sono tenuti alla sottoscrizione del patto per il lavoro e i restanti 86mila (9,4%) risultano esonerati, esclusi o rinviati ai servizi sociali. Dei 660mila beneficiari soggetti al patto per il lavoro (dunque non occupati, non esonerati e non rinviati ai servizi sociali) quasi i tre quarti, ossia il 72,8%, non ha avuto un contratto di lavoro subordinato o parasubordinato negli ultimi tre anni. Parliamo di 480mila persone circa. 

Cosa accadrà in futuro

Infine, i percettori che risultavano presi in carico dai servizi per il lavoro erano al 30 giugno del 2022 circa 280mila, meno della metà di quelli tenuti a intraprendere questo percorso. Anche la mappa dei beneficiari occupati parla chiaro. Osservandola si nota una maggiore incidenza nelle regioni centro settentrionali, con valori compresi tra il 27% e il 31%, a fronte del 18,6% delle regioni del sud e il 16,7% delle isole. 
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