Tragedia a Itri: Sergio Ruggieri muore mentre gioca a padel con il figlio
Il malore improvviso durante la partita, Ruggieri aveva 57 anni
Una tragedia ha colpito Itri, nel sud pontino, dove Sergio Ruggieri, 57 anni, è morto improvvisamente mentre stava giocando a padel con il figlio. Il drammatico evento si è verificato domenica sera, presso gli impianti sportivi del Pala Vagnoli.
Durante la partita, l'uomo ha accusato un malore improvviso, accasciandosi al suolo sotto gli occhi del figlio e degli altri presenti. Nonostante i tempestivi soccorsi, per lui non c'è stato nulla da fare.
La denuncia della famiglia: "Nessun defibrillatore nella struttura"
I familiari di Sergio Ruggieri hanno sporto denuncia, evidenziando che nella struttura sportiva non era presente un defibrillatore, uno strumento che avrebbe potuto fare la differenza nei primi istanti dell’emergenza. La vicenda ha sollevato polemiche sulla sicurezza degli impianti sportivi, accendendo il dibattito sulla necessità di dotare ogni centro sportivo di strumenti salvavita obbligatori.
Sergio Ruggieri era dipendente della Geberit di Gaeta e nel passato era stato portiere della squadra di calcio locale, la Nuova Itri, prima di dedicarsi al calcetto. La sua morte ha lasciato sgomenti amici, colleghi e conoscenti, che lo ricordano come una persona appassionata di sport e molto amata nella comunità.
L'importanza dei defibrillatori nei centri sportivi
La scomparsa di Sergio Ruggieri pone l'attenzione su un tema sempre più dibattuto: l'importanza della presenza di defibrillatori nei centri sportivi. Ogni anno, in Italia, centinaia di persone vengono colpite da arresto cardiaco improvviso mentre praticano attività fisica. In molti casi, un intervento tempestivo con un defibrillatore può aumentare sensibilmente le possibilità di sopravvivenza.
La normativa italiana prevede che gli impianti sportivi debbano essere dotati di defibrillatori semiautomatici (DAE), ma spesso questi dispositivi risultano non funzionanti o addirittura assenti. La tragedia di Itri potrebbe riaccendere il dibattito sulla necessità di controlli più rigidi e sanzioni per le strutture non a norma, affinché episodi simili possano essere evitati in futuro.