Pierdavide Carone a cuore aperto: "La malattia mi ha tolto tanto, ma mi ha anche salvato"
Il cantautore si racconta a Verissimo: dalla battaglia contro il tumore alla perdita del padre

Reduce dal trionfo a Ora o Mai Più e in attesa della sua partecipazione al San Marino Song Contest 2025, Pierdavide Carone si è aperto in un'intensa intervista nel salotto di Verissimo, con Silvia Toffanin. Il cantautore ha ripercorso il difficile percorso affrontato negli ultimi anni, segnato dalla lotta contro un tumore scoperto nel 2020, che fortunatamente oggi può dire di aver sconfitto.
"La malattia è stata un colpo duro, ma la diagnosi precoce mi ha salvato"
Carone ha rivelato di aver scoperto la malattia grazie alla sua ipocondria, che in questo caso si è rivelata un'ancora di salvezza:
"Sono ipocondriaco, quindi avevo notato qualcosa di strano nel mio corpo. Mi sono sottoposto a controlli e i medici hanno diagnosticato un tumore. Per fortuna era in uno stadio iniziale e si poteva trattare con un intervento chirurgico e la chemioterapia".
Nonostante la gravità della situazione, il cantante ha raccontato di non aver mai corso rischi estremi grazie alla tempestività della diagnosi e delle cure.
"Non poter diventare papà biologicamente è stato il dolore più grande"
Pierdavide ha confessato che, tra le conseguenze della malattia, una delle più difficili da accettare è stata la consapevolezza di non poter avere figli biologicamente:
"La malattia l’ho curata, ma questo non si può curare. Si può risolvere in un altro modo, magari, ma è stato il colpo più doloroso".
Una rivelazione che ha commosso anche la Toffanin, colpita dalla forza con cui il cantautore affronta ogni ostacolo della vita.
Il dolore per la perdita del padre
Oltre alla sua battaglia personale, Pierdavide ha dovuto affrontare anche la malattia e la scomparsa del padre, colpito dallo stesso tumore:
"Lui ha vissuto la malattia in silenzio, non parlava, era diventato una cripta. Questo mi ha fatto molto male perché non ho avuto modo di confrontarmi con lui".
Il ricordo del padre è carico di affetto e nostalgia:
"Mi manca un sacco parlarci. È stato un bravissimo papà. Non è facile essere il padre di un figlio che vuole fare musica, lui era un ferrotranviere, lavorava tanto, ma nonostante la stanchezza trovava sempre il tempo per accompagnarmi in giro".
"Se oggi sono sereno, lo devo anche a lui"
Pierdavide Carone ha concluso l’intervista con parole di grande maturità e riconoscenza:
"Se oggi sono così sereno, è perché mia madre è molto ansiosa e somatizza anche le mie paure. Mio padre invece mi ha insegnato a restare forte, anche nei momenti peggiori".
Un racconto di dolore, ma anche di speranza, che ha emozionato il pubblico di Verissimo, mostrando un artista capace di trasformare le ferite in forza, pronto a tornare alla musica con una nuova consapevolezza.