Torna il lockdown oramai è ufficiale anche se la decisione riguardante le nuove misure restrittive è attesa per domani, ma l’ala più "rigorista" sembra sempre più affollata, tanto che anche alcuni governatori hanno chiesto all’esecutivo di intervenire con misure rigide per il periodo di Natale.
Durante il vertice Stato-Regioni di questa mattina, Luca Zaia del Veneto ha invitato il governo ad adottare nuove "misure restrittive fino all'Epifania".
A sostegno di maggiori restrizioni, riferisce l’agenzia Dire, ci sarebbero anche i rapresentanti del Lazio, Friuli Venezia Giulia e Molise nonché - stando a quanto riferiscono le agenzie di stampa - importanti ministri come Francesco Boccia e Roberto Speranza.
Il presidente della regione Marche Francesco Acquaroli
Ha invece smentito di aver chiesto la 'zona rossa" come riportato da alcuni organi di stampa.
Secondo Zaia
"Nel periodo delle festività servono restrizioni massime, se non le fa il governo le faremo comunque noi. La Germania - avrebbe aggiunto il presidente del Veneto - è in lockdown e a gennaio è pronta a ripartire e se non chiudiamo tutto adesso ci ritroveremo a gennaio a ripartire con una curva troppo alta. Servono però ristori certi in parallelo alle chiusure".
Emiliano anticipa le decisioni del Governo: ‘Zona rossa in tutta Italia dal 24 dicembre al 7 gennaio’.
Il governo “visto che tra il 24 dicembre e il 7 gennaio c’e’ un rallentamento sostanziale della vita e quindi c’e’ rischio di aggregazioni non necessarie, ha pensato di dare un’ulteriore botta alla curva dei contagi mandando in rosso il Paese.
Hanno chiesto a noi governatori cosa ne pensavamo e siamo stati abbastanza contenti perche’ era l’unico modo per non rischiare dal 7 gennaio in poi una esplosione dei contagi” Covid: lo ha detto il governatore pugliese Michele Emiliano a Pomeriggio Cinque.
Ora si aspetta la comunicazione ufficiale del governo per bocca del presidente Giuseppe Conte.
“Mascherine anche in casa con i familiari”
Mentre il governo decide per nuove restrizioni prospettando un lockdown specifico nelle festività, in vista della riunioni di famiglia di Natale e Capodanno l’Oms invita i cittadini a tenere le mascherine anche in casa.
Mascherine in casa, il rischio è elevato
L’Organizzazione mondiale della sanità lancia un appello alla massima cautela poiché “c’è un alto rischio di una terza ondata all’inizio del 2021 in Europa”. La mascherina anche in casa con i familiari quindi sarebbe una prospettiva adatta.
“Nonostante alcuni fragili progressi, la trasmissione del Covid-19 rimane diffusa – spiega -. Dovremo lavorare insieme se vogliamo riuscire a prevenirla”.
Nel frattempo, proprio in queste ore, il governo sta per assumere decisioni importanti per tutti gli italiani valide per i prossimi giorni.
Tutte le regole per stare insieme
Poche regole, di buon senso, da seguire per il pranzo di Natale in questo 2020 segnato dalla pandemia di Covid-19. A suggerirle è Carlo Signorelli, professore dell’ospedale San Raffaele di Milano, interpellato da News Mediaset. Prima regola quella del distanziamento.
I posti a tavola separati da almeno un metro e mezzo visto che mentre si parla e si ride la trasmissione per via aerea del Coronavirus è facilitata. E poi: eliminare gli abbracci e non scambiarsi i bicchieri e i tovaglioli. La stessa cosa vale per i piatti e per le posate.
Se è proprio necessario, usare una posata ad hoc, che non entri in contatto con i piatti dei commensali: non usare inoltre le proprie posate per prendere cibo dal piatto di un altro. C’è una regola anche per gli avanzi: è sempre meglio ricuocerli, per uccidere virus e batteri servono 60 gradi, anche per pochissimi minuti.
Evitare poi di passarsi il telefono per fare gli auguri. abolire i canti di Natale per evitare il droplet. No alla condivisione degli asciugamani.
Ricordarsi di cambiare l’aria: basta lasciare un filo di finestra aperto per la durata del pranzo o della cena.
Pranzi e cene nelle festività, le 10 regole da seguire
Distanziare i posti a tavola di 1,5 metri;
niente abbracci;
non scambiare i bicchieri;
non scambiare le posate;
non scambiare i piatti.
cuocere di nuovo gli avanzi prima di mangiarli;
evitare di scambiarsi il telefono;
evitare i canti;non scambiarsi gli asciugamani;
lasciare aperte le finestre per il ricambio d’aria.
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