La fase 2

Quella di allentamento del lockdown imposto dall’emergenza coronavirus, con la ripresa delle attività produttive che vedrà 4,5 milioni di lavoratori tornare al lavoro, è protagonista alla Camera dell’informativa urgente del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sulla ripresa attività economiche. É iniziata con una polemica sull’uso delle mascherine in aula. «Se davanti c’è la distanza giusta si può parlare senza mascherina», ha precisato il presidente della Camera, Roberto Fico, di fronte alle proteste dell’aula perchè il premier non indossa la protezione. Fico ha ricordato la decisione dei capigruppo secondo i quali dai banchi del governo è rispettata la distanza di sicurezza e quindi si può non mettere la mascherina a differenza di quanto deciso nel caso in cui si parli dai banchi dei deputati. La seduta è stata sospesa per alcuni minuti.

Siamo ancora dentro la pandemia

«Lo dico in maniera chiara, a costo di apparire impopolare. Il governo non può assicurare in modo immediato il ritorno alla normalità», ha precisato Conte.«Il 4 maggio - ha detto il premier - è il primo passo fondamentale e necessario affinché tutto il Paese possa incamminarsi sulla strada di una conquista di una vita serena: questa fase sarà di convivenza con il virus e non di liberazione dal virus. Siamo ancora dentro la pandemia, non ne siamo usciti». In base ai dati, si procederà «a un ulteriore allentamento delle misure contenitive». «Se nei prossimi giorni la curva dei contagi non dovesse crescere allenteremo ulteriormente le misure assicurando l'apertura in sicurezza del commercio al dettaglio, della ristorazione, dei servizi alla persona».

Iniziative improvvide enti locali illegittime

«Non ci sarà un piano rimesso a iniziative improvvide di singoli enti locali ma basato su rilevazioni scientifiche. Iniziative che comportino misure meno restrittive non sono possibili, perché in contrasto con le norme nazionali, quindi sono da considerarsi a tutti gli effetti illegittime».

Imperativo ora è decidere su basi scientifiche

Comte ha sottolineato che il governo «ha adottato da subito un indirizzo di merito e di metodo che prevede un costante confronto con il Cts», il comitato tecnico scientifico, in modo da seguire «un principio di conoscenza scientifica nelle sue decisioni». Il premier ha detto che «è imperativo categorico per un governo che deve proteggere la vita dei cittadini porre a fondamento delle proprie decisioni non già la libere opinioni che si susseguono ma le raccomandazioni di qualificati esponenti del mondo scientifico». Conte ha detto che quello messo in campo «è un modo per far ripartire al meglio la nostra economia senza battute di arresto in futuro. Un approccio non graduale e incauto porterebbe ad una recrudescenza del contagio», ha detto Conte.

Riconoscimento alle province più colpite

«Daremo anche un riconoscimento per le province più colpite dal Covid-19», ha detto Conte nell'informativa alla Camera parlando delle misure del prossimo decreto.

Per le imprese 15 mld, 25 per il sostegno al reddito

Il computo delle misure per le imprese nel prossimo decreto sarà di 15 miliardi, ha detto Conte. «Per il turismo, comparto particolarmente esposto, ci sarà sostegno alle imprese turistiche e alle famiglie sotto alcune soglie di reddito con un bonus da spendere nelle strutture ricettive del Paese», ha detto Conte. Il decreto legge sulle misure economiche «riprenderà tutti i provvedimenti del Cura Italia, li prolungherà e rafforzerà. Ci saranno 25 miliardi per le misure di sostegno al lavoro e sostegno al reddito come cassa integrazione, indennizzi per colf e badanti».

Danni irreversibili da atteggiamenti ondivaghi

«Non possiamo permettere - ha sottolineato Conte - che gli sforzi compiuti risultino vani per imprudenze compiute in questa fase così delicata. Qualsiasi atteggiamento ondivago, come passare dalla politica del «chiudiamo tutto» al «riapriamo tutto», rischierebbe di compromettere in maniera irreversibile questi sforzi».

Test sierologici: 150mila a maggio

Nel mese di maggio si procederà a effettuare 150mila test sierologici, ha detto il premier, su un campione verrà selezionato dall'Istat. Dovremo essere pronti, ha detto, «a misure tempestive, anche restrittive in caso di nuova crescita» dei contagi. «Misure che potranno essere mirate su specifici territori».

Mai improvvisato, sempre bilanciato interessi e valori coinvolti

«Il governo ha sempre compreso la gravità del momento e proprio per questo non ha mai inteso procedere per via estemporanea, improvvisata: c'è stato accurato bilanciamento di tutti gli interessi e i valori coinvolti, buona parte dei quali di rango costituzionale», ha detto il premier.

Vivacità del dibattito rileva la forza della nostra democrazia

«Stiamo affrontando un'emergenza che non ha precedenza nella storia repubblica, siamo costretti a riconsiderare modelli di vita, a rimeditare i nostri valori, a ripensare il nostro modello di sviluppo. Sono giorni in cui è vivace il dibattito, anche critico, sulle decisioni assunte. La vivacità rileva la forza e la vitalità del nostro sistema democratico», ha detto il premier Giuseppe Conte.(IlSole24Ore) Leggi anche: Conte alla Camera: «Se riapriamo adesso i contagi torneranno ad aumentare in modo esponenziale Seguici su Facebook: 41esimoparallelo
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