PISA. Francesco Pantaleo si sarebbe tolto la vita. E' questa la pista che si sta seguendo circa la morte dello studente universitario 23enne di Marsala, in provincia di Trapani, scomparso a Pisa lo scorso 24 luglio. Il suo corpo carbonizzato è stato ritrovato ieri pomeriggio nelle campagne di San Giuliano Terme. Il Dna del corpo ritrovato, comparato con quello messo a disposizione dai genitori del giovane, ha dato la conferma ufficiale. Ora sarà l'autopsia, disposta dalla Procura di Pisa, a dover chiarire le cause del decesso. Gli inquirenti non escludono neppure l'ipotesi dell'omicidio, "anche se al momento non sono emerse evidenze o elementi certi circa la presenza di altre persone sul luogo del rinvenimento del cadavere che era completamente carbonizzato", ha precisato all'Adnkronos il comandante del reparto operativo dei carabinieri di Pisa, il tenente colonnello Giovanni Mennella. All'inizio della prossima, forse già lunedì o al massimo martedì, all'ospedale pisano di Cisanello si terrà l'esame autoptico sul corpo di Pantaleo. Dall'indagine del medico legale si attendono importanti risposte, soprattutto sull'eventuale presenza di ferite o lesioni sul cadavere, accertamento essenziale per poter formulare l'ipotesi dell'omicidio. L'ultimo contatto con la famiglia, per telefono, è avvenuto 23 luglio. "Francesco era sereno. Non riusciamo a capire - aveva raccontato il padre Antonino. Sembra si stia parlando di un'altra persona. Mai avrei pensato che mio figlio potesse fare una cosa del genere, non è da lui, ragazzo serio, senza grilli in testa". Il giovane aveva riferito "che l'appello per l'esame sarebbe iniziato il 27 luglio, ma quella data non risulta", aveva aggiunto il padre. Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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