MELONI A BRUXELLES. Il vertice che si è svolto a Bruxelles ha aperto i suoi lavori con un forte sostegno a Kiev, evidenziato dall'intervento del presidente Zelensky, che ha dichiarato: "Siamo pronti per avviare i negoziati di adesione".

Durante le discussioni tra i leader presenti, sono emersi anche importanti dibattiti riguardo alle questioni migratorie e al Mes. La tensione è palpabile sul tema dei migranti, come sottolineato da Balázs Orbán, direttore politico del premier ungherese Viktor Orban, che ha twittato: "Una grande battaglia è in corso al Consiglio Europeo sul Patto sulla migrazione".

Il Consiglio europeo, iniziato a Bruxelles, si è concentrato su una due giorni (29 e 30 giugno) dedicata alla guerra in Ucraina, con l'obiettivo di rafforzare il sostegno a Kiev e affrontare altre tematiche come le migrazioni, il Mes e l'economia in generale. Inoltre, si è discusso degli avvenimenti recenti in Russia. Durante il vertice, il presidente Zelensky è stato collegato tramite videoconferenza, sottolineando l'aspirazione dell'Ucraina a entrare nell'Unione Europea.

La premier italiana Giorgia Meloni

Durante una conferenza stampa al suo arrivo, ha espresso immediatamente la sua soddisfazione per le conclusioni raggiunte dal Consiglio, affermando:

"Sono un'ottima base di partenza per noi. Le posizioni italiane riguardanti la migrazione, la Tunisia, la flessibilità nell'utilizzo dei fondi per questioni economiche e i primi passi verso un fondo sovrano europeo sono presenti nelle conclusioni".

Focalizzandoci sul tema dei migranti, la presidente del Consiglio Meloni ha dichiarato che "ciò che è scritto oggi nelle conclusioni del Consiglio europeo era probabilmente impensabile otto mesi fa. Siamo riusciti davvero a cambiare prospettiva".

Tuttavia, la tensione persiste poiché, secondo quanto si apprende, il dibattito sulla migrazione è stato sospeso in serata dopo che Ungheria e Polonia hanno nuovamente chiesto che il Consiglio europeo, nelle sue conclusioni, preveda l'approvazione unanime delle politiche migratorie. L'accordo sembra quindi ancora lontano.

Balázs Orbán, direttore politico del premier ungherese Viktor Orban, ha scritto su Twitter:

"Una grande battaglia è in corso al Consiglio Europeo sul Patto sulla migrazione. Bruxelles spinge per un testo pro-immigrazione, mentre il duo polacco-ungherese combatte e resiste insieme. Sarà una lunga notte!".

Meloni

Ha inoltre sottolineato l'importanza di ottenere maggiori fondi dall'Unione Europea per affrontare la questione migratoria e per sostenere i paesi limitrofi.

I "dodici miliardi" annunciati da Ursula von der Leyen come ulteriori fondi per la migrazione nella revisione di bilancio sono considerati un buon punto di partenza. Secondo Meloni, è essenziale comprendere che la risoluzione di questo problema richiede risorse finanziarie che non devono essere impiegate esclusivamente per la sicurezza, ma anche per la cooperazione.

La discussione rimane aperta per il bilancio dei prossimi anni, e Meloni ha aggiunto che i fondi destinati alla migrazione e alla cooperazione con i paesi terzi sono un punto strategico da considerare, in attesa di conoscere le posizioni degli altri Paesi.

Tortoreto in lacrime per Renato Di Remigio: addio a un giovane papà
"Mi doveva dei soldi". Michelle uccisa per 30 euro: le 10 coltellate e l'agonia. Gli ultimi mesi di buio. «A scuola non era più lei»