Campo rom Scampia, una discarica a cielo aperto. I cittadini: "Ora basta, situazione insostenibile"
La situazione del campo rom a Scampia è fuori controllo. Dopo l'ordinanza di De Luca nella quale veniva blindata l'area come zona rossa, in seguito ad un focolaio; oggi il degrado continua a farla da padrone. Se dal 19 dicembre, data in cui l'ordinanza scadeva, il campo non è più zona rossa, quello che ad oggi, 28 dicembre, persiste è il totale abbandono igienico-sanitario dell'intera area.
L'ordinanza campo rom Scampia
"Ai cittadini aventi residenza, domicilio o dimora presso il menzionato Campo Rom di Napoli e’ fatto obbligo di isolamento domiciliare, con divieto di allontanamento dalle proprie abitazioni; fatte salve esigenze sanitarie o connesse all’acquisizione di generi di prima necessita". "Nel campo potranno accedere “gli operatori sanitari e socio-sanitari, del personale impegnato nei controlli e nell’attivita’ di assistenza; limitatamente alle presenze che risultino necessarie allo svolgimento di dette attivita’ e a quelle di pulizia e sanificazione e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale“.L'appello dei cittadini
A dare l'allarme sono i cittadini delle zone limitrofe, che chiedono a gran voce che si faccia qualcosa. Non è possibile viviere in una mega discarica; perché di questo si tratta. I residenti hanno chiesto aiuto al Consigliere Regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli. Quest'ultimo ha risposto attraverso una nota e provvederà a richiedere l'intervento dell'Asl. “Questo campo, a differenza di tanti altri presenti sul territorio, è regolare sulla carta ma a conti fatti queste non sono condizioni di vita minimamente accettabili". "Il degrado sociale e territoriale che viene portato da queste aree non sono un’esclusiva per i soli occupanti dei campi rom ma anche i cittadini che vivono in prossimità di queste aree sono costretti ad un quotidiano scempio" dice il consigliere Borrelli. "Proprio in questa zona più volte abbiamo denunciato le varie discariche che sorgono e abbiamo fatto ripulire l’area esterna al campo e quelle confinanti ma la velocità con i cumuli di rifiuti tornano a riformarsi è impressionante; la situazione non è più controllabile, ora urgono interventi decisi".Intervento dell'Asl, ma serve decisione più dura
"Abbiamo fatto nota all’Asl su quanto sta accadendo all’interno del campo ed abbiamo chiesto degli interventi di pulizia all’Asl; ma la soluzione definitiva può essere soltanto lo sgombero; la demolizione di questo e di tutti gli altri campi nomadi presenti sul territorio ed un programma di integrazione sociale per tutti gli abitanti di tali aree che vorranno adattarsi alle regole di convivenza civile” conclude il Consigliere Borrelli. Leggi anche: Bufere di neve e piogge. Venti forza quattro e maltempo ovunque: non è ancora finita. Italia ghiacciataMetti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo