Il video di un gatto preso a calci, nel Napoletano, postato sui social, era diventato virale nei giorni scorsi: i carabinieri di Casoria (NAPOLI) hanno denunciato un 15 ed un 17enne per maltrattamenti di animali. Secondo quanto accertato dai militari a prendere a calci il gatto sarebbe stato un 15enne di Casalnuovo (NAPOLI) mentre l'altro ragazzo di 17 anni avrebbe poi postato il video su un social. I militari hanno sequestrato il telefonino utilizzato per postare il video.
Cosa è accaduto
Cresce l’indignazione per un video, circolato sui social, che ritrae un adolescente mentre calcia violentemente un gatto riducendolo in fin di vita. Secondo le ricostruzioni il video risale a qualche settimana fa a Casoria, in provincia di Napoli, ma pubblicato solo nelle ultime ore su Tik Tok. Il responsabile, individuato e denunciato, adesso rischia una condanna per uccisione di animale.
Napoli, l'aggressione al gatto
“Si tratta di un ragazzino – dicono il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, Salvatore Iavarone, consigliere comunale a Casoria di Europa Verde e Francesca Imbaldi, esponente di Europa Verde nel comune campano – che, da quanto ci hanno riferito, gia’ in passato fu allontanato da scuola perche’, con una gang di ragazzini, ha intimidito altri coetanei.
Un fatto gravissimo. Un minorenne – continuano – che si fa filmare mentre ammazza un animale e’ terribile, un fatto violento che fa mal sperare per il futuro. Oggi e’ toccato ad un gatto, domani potrebbe toccare ad una persona. Ora ci aspettiamo pene durissime – concludono -, questo ragazzino deve assolutamente pagare per quello che ha fatto”.
Condanna per l’aggressione arriva anche dall’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali, presieduto da Michela Vittoria Brambilla.
La replica di Brambilla
“Quel video – affermano in una nota deputati e senatori – pone in quattro secondi almeno tre questioni di grande rilevanza: quella degli abusi sugli animali in costante aumento, quella della violenza nei gruppi giovanili, quella dei social come cassa di risonanza per azioni che definire insane e’ poco.
Chiediamo alle autorita’ competenti di individuare il responsabile del maltrattamento, chi ha filmato e postato la scena come se fosse la sequenza di un videogame e il gruppo di ragazzi che ha assistito senza intervenire, perche’ si provi almeno a far comprendere tutto il disvalore di un simile comportamento.
Post di questo genere, sui quali sollecitiamo l’attenzione della Polizia postale, devono esser oscurati prima possibile. Sarebbe automatico, se fossero approvate le numerose proposte di legge sulla diffusione via internet di video violenti come aggravante dei reati di maltrattamento e uccisione di animali, che dovrebbero comportare pene molto piu’ severe”. Fonte: Il Fatto Vesuviano
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