"De Luca adesso basta, noi dobbiamo lavorare". La rabbia dei commercianti in Campania contro il lockdown. "Si tratta di sopravvivenza"
I commercianti napoletani sul piede di guerra contro le chiusure. I negozianti sono pronti ad alzare le saracinesche anche a costo di incorrere in multe salatissime. Ad annunciarlo è la presidente della Confcommercio Napoli Carla della Corte in un'intervista rilasciata a Il Mattino.
“Non possiamo più resistere – commenta Carla della Corte -. Se per l’inizio di dicembre non ci verrà concessa la riapertura, apriremo comunque. E’ una questione di sopravvivenza”.
La presidente dell’associazione di categoria spiega le enormi difficoltà a cui stanno andando incontro alcuni settori del commercio al dettaglio e soprattutto l’importanza delle festività natalizie per i profitti e la sostenibilità economica di migliaia di commercianti.
E così, se dovesse rimanere fermo l’attuale regime di restrizioni, “non ci sarebbe alternativa. La maggior parte dei negozi riaprirà ugualmente, anche a rischio di multe salate.
Quello del Natale è il periodo che sostiene tutte le spese dell’anno. Nessuno può permettersi di restare chiuso in questi giorni”, tuona della Corte. Che poi specifica: “Non è una rivolta. Ma un segnale di disperazione”.
Intanto il clima, soprattutto a Napoli, è teso. Lunedì è convocata una nuova manifestazione di protesta davanti a Palazzo Santa Lucia.
In questi giorni, soprattutto sui social, è circolato l’invito rivolto ai manifestanti per allestire un nuovo sit-in di protesta contro le decisioni della Regione e del Governo centrale.
Le forze dell’ordine sono già allertate. Questura e Prefettura temono che si possano ripetere i disordini che si sono registrati lo scorso 23 ottobre quando il governatore, Vincenzo De Luca, annunciò un lockdown regionale.
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