Minacce contro Rita De Crescenzo: arrestati il boss Rosario Piccirillo e il figlio Antonio
Un'operazione decisiva della Polizia contro l'estorsione mafiosa rivela il tentativo di intimidazione ai danni di imprenditori locali tra cui la nota tiktoker
Oggi, 29 ottobre 2023, la Polizia di Stato ha arrestato Rosario Piccirillo, noto come ‘o biondo’, e suo figlio Antonio, entrambi legati a un tentativo di estorsione ai danni di imprenditori del settore nautico nel quartiere Mergellina di Napoli.
Questo arresto è stato possibile grazie all'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari (G.I.P.) del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia. L’operazione si inserisce in un contesto più ampio di lotta contro la camorra e il crimine organizzato.
Dettagli delle indagini
Le indagini, condotte dagli agenti della Squadra Mobile di Napoli, hanno rivelato che il boss Piccirillo e il figlio avrebbero effettuato minacce e richieste estorsive nei confronti di imprenditori che gestiscono ormeggi per imbarcazioni da diporto presso i moli di Mergellina. Tra le vittime figurano anche la tiktoker Rita De Crescenzo e suo marito, ai quali è stata richiesta una somma considerevole di denaro, stimata in alcune migliaia di euro. Questa richiesta è legata all'attività del compagno della De Crescenzo, il quale gestisce alcuni ormeggi nella zona, sottolineando la gravità della situazione e l’intimidazione che la criminalità organizzata esercita anche su figure pubbliche.
Le modalità di intimidazione e le richieste estorsive
Antonio Piccirillo, presentandosi come emissario del padre, ha minacciato le vittime affinché cedessero la gestione esclusiva di alcune "boe" per l'ormeggio. In alcune circostanze, le minacce includevano anche l'assunzione di personale compiacente per garantire il rispetto delle richieste. Inoltre, il clan Piccirillo ha preteso la gestione monopolistica di natanti ormeggiati nei campi boe, aumentando il clima di paura tra gli imprenditori e comprometendo la libertà economica della zona.
Il paradosso della dissociazione da parte di Antonio Piccirillo
È degno di nota il contrasto tra le recenti dichiarazioni di Antonio Piccirillo e le sue azioni. Negli ultimi anni, il giovane era balzato agli onori delle cronache nazionali per aver partecipato a manifestazioni anticamorra, dove si era dissociato pubblicamente dagli ambienti della criminalità organizzata. Tuttavia, le sue recenti azioni, culminate nell’arresto di oggi, mettono in discussione la sincerità delle sue affermazioni e rivelano le complessità delle dinamiche familiari legate alla criminalità.
La reazione della comunità e il contesto sociale
L’arresto di Rosario e Antonio Piccirillo ha generato reazioni contrastanti tra i cittadini di Napoli. Molti esprimono preoccupazione per il persistente clima di intimidazione che caratterizza alcune aree della città, mentre altri vedono nell’arresto un segnale positivo nella lotta contro la criminalità organizzata. L'incidente che coinvolge una figura pubblica come Rita De Crescenzo ha messo in evidenza la necessità di un maggiore impegno collettivo nel contrastare la camorra e nel proteggere le vittime di estorsione.
La lotta continua contro la camorra
L’operazione odierna rappresenta un passo significativo nella battaglia contro le estorsioni mafiose e il crimine organizzato a Napoli. Le forze dell’ordine continuano a lavorare instancabilmente per garantire la sicurezza e la libertà economica dei cittadini, smantellando le reti criminali che minacciano il benessere delle comunità. Tuttavia, per ottenere risultati duraturi, è fondamentale che tutti, dalle istituzioni ai cittadini, collaborino attivamente per costruire un futuro libero dalla paura e dall'oppressione della criminalità organizzata.