Chico Forti lascia il carcere di Miami, il ritorno in Italia: «Per me ora la rinascita»
Il 65enne è ora trattenuto dall'Agenzia statunitense per l'immigrazione. Lo zio Gianni: «Dopo quasi 25 anni forse stavolta l’incubo finisce davvero»
Chico Forti, il 65enne originario del Trentino, è prossimo al rientro in Italia dopo un lungo periodo di detenzione negli Stati Uniti.
La sua condanna all'ergastolo per l'omicidio di Dale Pike, avvenuta nel 1998, sembra avvicinarsi alla sua conclusione con l'autorizzazione al trasferimento annunciata durante la visita della premier Giorgia Meloni a Washington il primo marzo scorso.
Attualmente, Forti è trattenuto dall'Immigration and Customs Enforcement, e secondo fonti vicine potrebbe impiegare due o tre settimane per il ritorno.
Il cammino verso il rientro in patria: un accordo con il giudice federale americano
Nelle ultime ore, Chico Forti ha partecipato a un'udienza in cui ha siglato un accordo con il giudice federale statunitense per scontare il resto della sua pena in Italia
Ha dichiarato un portavoce del dipartimento legale di Forti.
Questo rappresenta l'ultimo passo prima del tanto atteso ritorno nel suo paese d'origine. La corte d'Appello di Trento ha già convertito la sentenza statunitense nelle settimane precedenti, confermando così il processo di rimpatrio.
La gioia e la speranza della famiglia e del governo italiano
Le prime parole di Chico Forti dopo l'accordo riflettono la sua gratitudine per la possibilità di tornare in patria.
Sono grato per questa opportunità di riabbracciare la mia famiglia e la mia terra natale dopo così tanti anni di detenzione, ha affermato Forti in una dichiarazione ufficiale.
La famiglia, in particolare lo zio Gianni Forti, ha espresso grande gioia per il prossimo ritorno del loro caro dopo un quarto di secolo di detenzione:
Finalmente vediamo la fine di questo lungo incubo, ha dichiarato Gianni Forti emozionato.
Il governo italiano, in particolare il centrodestra, ha celebrato il successo nel garantire il ritorno di Forti, evidenziando l'impegno delle istituzioni coinvolte.
Questo è un momento di grande soddisfazione per il nostro Paese, ha dichiarato il vicepremier Matteo Salvini. Siamo felici di poter riabbracciare uno dei nostri cittadini dopo tanto tempo trascorso lontano da casa
L'esultanza del capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei deputati Tommaso Foti:
Rinnoviamo il nostro ringraziamento a tutte le istituzioni italiane e statunitensi coinvolte nel caso. Il nostro pensiero felice è rivolto non solo ai familiari e agli amici di Chico, ma a tutti coloro che hanno sostenuto la sua causa con determinazione e impegno
Arianna Meloni da Cagliari celebra il ruolo che l'Italia ha guadagnato all'estero e annuncia la svolta sulla vicenda dell'italiano detenuto da 34 anni negli Usa
L'Italia ha ripreso la sua centralità nel mondo e in Europa: tutti i grandi presidenti guardano al nostro Paese non più come un fanalino di coda, ma con entusiasmo e interesse. Le grandi testate del mondo parlano meglio di Giorgia Meloni di quanto non dica la stampa italiana. siamo i primi a non credere mai in noi stessi - ha detto -: è di pochi minuti fa la notizia che Chico Forti ha lasciato il carcere
Tempi di attesa
Sebbene alcune fonti suggeriscano che il trasferimento potrebbe avvenire entro due o tre settimane, altre indicano che la media di attesa per la consegna dopo la sentenza italiana potrebbe essere di 4-5 mesi.
Chi è Chico Forti: una vita segnata dall'accusa di omicidio e dalla lunga detenzione
Un background di successo e una carriera interrotta dall'accusa
Chico Forti, nato a Trento nel 1959, ha avuto una prima carriera nel mondo dello sport, distinguendosi nel windsurf. Successivamente si trasferisce in Florida negli anni Novanta, intraprendendo una carriera nel cinema e nella televisione.
Tuttavia, la sua vita prende una svolta drammatica nel 1998 quando viene coinvolto nell'omicidio di Dale Pike, un evento per il quale si dichiara sempre innocente.
Una lunga battaglia legale e l'annuncio del rimpatrio
Dopo una condanna all'ergastolo nel 2000, Forti ha trascorso anni in carcere negli Stati Uniti mentre la sua famiglia e i suoi sostenitori hanno lottato per il suo rimpatrio. L'autorizzazione al trasferimento è stata infine concessa dopo una serie di negoziati e confronti tra il governo italiano e le autorità statunitensi.
Speranze per il futuro e attesa per il rientro
Sebbene il ritorno di Forti in Italia sia imminente, la sua libertà sarà ancora limitata poiché dovrà scontare la pena residua secondo il diritto italiano. Tuttavia, il suo prossimo trasferimento rappresenta un passo significativo verso la fine di un capitolo doloroso della sua vita e offre speranza per il futuro.