BIBLIOTECHE RAMPELLI. “Le biblioteche pubbliche sono un patrimonio inestimabile perché al valore della cultura si aggiunge quella dell’accessibilità e quindi della democrazia. Se chiude una biblioteca si serra l’ingresso ad anziani, giovani, donne, uomini, che trovano in quello spazio il luogo che garantisce il diritto alla conoscenza e alla socialità”.

“Credo che questi valori una volta fossero di sinistra. Eppure oggi a Roma siamo arrivati al punto di veder chiudere la biblioteca di maggior successo nella Capitale, la Nelson Mandela, a via La Spezia 21, nel silenzio assoluto dei media e dei partiti. Luogo caro a tanti anche per il suo nome evocativo dell’attivista che ha dedicato la sua vita a liberare i suoi connazionali dall’apartheid, con la sua chiusura sembra voler ripristinare proprio l’apartheid, in questo caso culturale”.

E ancora aggiunge:

"Cara anche all’ambasciata del Sud Africa che ogni  anno visita la struttura in occasione dell’anniversario della morte del presidente. Come romani abbiamo assistito alla decimazione delle librerie nel centro storico della Capitale, e alla chiusura di numerosissimi luoghi di lettura pubblica”.

Biblioteche, Rampelli: “Il no di Roma alla battaglia per la cultura accessibile”

“Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, politico dalla cultura umanistica, ha deciso di non fare questa battaglia per la cultura accessibile. Peccato. Da quel che abbiamo appreso, è necessario fare dei lavori di riqualificazione e di rimozione di materiale pernicioso, questioni non difficili per chiunque, assolutamente banali per il primo cittadino di Roma.
Fratelli d’Italia è a disposizione per dare una mano, qualora si richiedesse”
. E' quanto scrive il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d'Italia sulla sua bacheca Facebook. 

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