Come si tornerà al ristorante
Pannelli in plexiglass, totem per misurare la temperatura corporea, dispenser per il gel disinfettante, menù virtuali, mascherine e guanti. «Mai di lattice! Piuttosto torneremo ai guanti bianchi di pelle», dicono alcuni ristoratori. «Useremo i termoscanner come negli aeroporti, la sicurezza prima di tutto» commentano altri. Nell’attesa di un protocollo unico, che garantisca protezione per personale e clienti e una modalità non punitiva di vivere il pranzo fuori casa, i titolari degli esercizi di ristorazione stanno prendendo in esame diverse soluzioni.
Scanner totale all’ingresso
Appare certo che andare al ristorante, almeno in questo prima fase, sarà diverso e il primo test da affrontare sarà alla porta d’ingresso. Tra i primi a proporre un dispositivo per controllare l’accesso è la startup del veneziano Sunrise fondata da un gruppo di imprenditori specializzati in tecnologia e innovazioni sanitarie che ha tra i suoi founder Simone Tomasello attivo nel settore horeca.
L’azienda
Ha brevettato il digital totem “Spray for life”, che unisce un termoscanner per la misurazione della febbre a due apparati di disinfezione per mani e piedi a un video di riconoscimento facciale che permette di verificare, ad esempio, che le persone indossino la mascherina. Il sistema è formato da un termometro a infrarossi che, ad un metro di distanza, in meno di un secondo analizza la temperatura corporea con margine di errore di 0,2 gradi. Se è superiore a 37,5 il sistema comunica lo stop con un messaggio audio e video e blocca l’ingresso.(IlSole24Ore)
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