PAOLO MALFI. Un mese di speranze, un mese di lotta, di preghiere... Ma alla fine Paolo non ce l'ha fatta, il suo cuore si è arreso.

È accaduto ieri mattina alle 7, dopo quaranta giorni di lotta, il giovane operaio di ventinove anni, originario di Aversa ma residente a Caserta, ha perso la vita.

La tragedia si è consumata il 23 maggio scorso, quando è stato coinvolto in un grave infortunio sul lavoro. Purtroppo, nonostante i lunghi sforzi medici, il giovane deceduto presso l'ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, dove era stato ricoverato in prognosi riservata dopo essere caduto da un ponteggio durante i lavori di muratura in un cantiere nella zona industriale di Norcia.

Il tragico incidente

L'operaio stava svolgendo attività di ricostruzione presso la sede di una carrozzeria quando si è verificato l'incidente fatale. Secondo le ricostruzioni, il giovane è precipitato da un'altezza di circa tre metri. I colleghi di lavoro hanno prontamente prestato i primi soccorsi e chiamato il servizio di emergenza 118. Le condizioni dell'operaio apparse subito gravi, tanto da richiedere l'intervento di un elisoccorso per trasferirlo rapidamente all'ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia.

Nonostante tutti gli sforzi, il giovane, già privo di conoscenza, trasportato da un'ambulanza del 118 al campo sportivo di Norcia, dove è atterrato l'elicottero. All'arrivo a Perugia, i medici hanno eseguito tutti gli esami diagnostici necessari e fornito le cure appropriate, ma purtroppo ieri mattina si è verificato un ulteriore peggioramento delle condizioni cliniche che ha portato al decesso del ventinovenne.

L'operaio impiegato presso un'azienda edile di Arezzo, e immediatamente avviati accertamenti per comprendere la dinamica dell'incidente e verificare il rispetto delle norme di sicurezza.

Paolo Malfi, l'ennesima vittima sul lavoro

La Procura di Spoleto aveva già aperto un fascicolo per lesioni, ma a seguito di questa tragica morte sul lavoro, l'indagine sarà ora modificata per affrontare il caso come omicidio colposo nei confronti dei responsabili dell'impresa edile.

Si tratta di un'ennesima e triste morte sul lavoro.

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