Tina Rispoli resta in carcere, per Tony Colombo si attende la risposta del Tribunale del Riesame, che era atteso proprio per la giornata appena trascorsa. Francesco Emilio Borrelli è intervenuto questa mattina a Storie Italiane su Rai 1, programma condotto da Eleonora Daniele, per commentare la vicenda.

"E’ la seconda volta che si chiede l’arresto della coppia Tina Rispoli e Tony Colombo: la prima volta era per la gestione delle case celesti, residenze popolari che il clan Di Lauro gestiva e gestisce avendole sottratte all’amministrazione comunale di Napoli. Sono stati posti sotto sequestro diversi beni alla famiglia Rispoli-Colombo ma non fu accettato il loro arresto. Si svolgevano attività illecite e riciclaggio. La cifra di cui si parla è di 500 mila euro per un attività e di milioni di euro per un’altra attività. Per Tina Rispoli, detenuta a Santa Maria Capua Vetere, la richiesta del Riesame è stata rigettata perché i giudici ritengono che le misure cautelari sono necessarie. 

Premettiamo che la storia di Tina Rispoli è diversa da quella di Tony Colombo. Lei è stata sposata per 16 anni con un boss sanguinario della camorra, è una donna molto ricca e non è mai stato dimostrato come è nata la sua ricchezza. Questa donna ha negato pubblicamente di non sapere di essere stata sposata con un camorrista. La sua storia dunque è diversa da quella di Tony Colombo che non proviene da ambiente criminale ma si è affrancato a questa famiglia probabilmente per avere successo nel suo settore di canto neomelodico".

@.41esimoparallelo.it Tony Colombo e Tina Rispoli in carcere, parla Francesco Emilio Borrelli a Storie Italiane. . #francescoemilioborrelli #storieitaliane #rai1 #eleonoradaniele #tonycolombo #tinarispoli ♬ suono originale - 41esimoparallelo.it

Tony Colombo e Tina Rispoli, cosa è accaduto e perchè sono in carcere

Il noto cantante neomelodico palermitano, Tony Colombo, si trova in carcere insieme alla moglie, Tina Rispoli, vedova del boss Gaetano Marino, assassinato nel corso di una faida nel 2012. Entrambi sono accusati di concorso esterno in un'associazione camorristica, ma hanno respinto tutte le accuse durante gli interrogatori di garanzia svoltisi di recente.

Secondo l'accusa della Procura di Napoli, Colombo e Rispoli avrebbero investito 35.000 euro in una fabbrica di sigarette di contrabbando ad Acerra, successivamente sequestrata. Inoltre, il cantante sarebbe coinvolto in affari con il boss Vincenzo Di Lauro, tra cui un brand di abbigliamento chiamato "Corleone." Alcuni pentiti hanno rivelato che Colombo avrebbe avuto debiti considerevoli e avrebbe chiesto prestiti non solo a loro, ma anche ad altri membri della camorra. Somme che avrebbero finanziato concerti, produzione di dischi e la sua carriera musicale.

Tony Colombo ha fornito una sua versione dei fatti, ammettendo di conoscere Vincenzo Di Lauro e altri indagati ma negando qualsiasi coinvolgimento con la camorra. Ha spiegato che il caso della fabbrica di sigarette era gestito da uno dei suoi cognati, Raffaele Rispoli. Il suo interesse era dovuto a legami familiari, non a scopi economici. Tuttavia, la difesa afferma che non esistono prove documentate di movimenti finanziari relativi a questo investimento.

Per quanto riguarda il marchio "Corleone," Colombo ha sostenuto che l'iniziativa economica è rimasta attiva solo per pochi mesi. Di Lauro inoltre non sarebbe stato suo socio in questo progetto. Ha affermato di conoscere Di Lauro e di essere a conoscenza dei suoi negozi di abbigliamento, ma ha negato qualsiasi coinvolgimento economico con lui. La cantante si consultava con Di Lauro su questioni pubblicitarie, ma nessuna prova concreta collega l'artista all'aspetto finanziario dell'impresa.

Anche Tina Rispoli ha negato qualsiasi coinvolgimento nelle attività illegali di contrabbando di sigarette, affermando che suo fratello Raffaele aveva interessi in quel settore.

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