In un'atmosfera cupa, emergono dissapori familiari alla base della tragica vicenda avvenuta il 2 giugno a Monopoli, in contrada Tavarello. Vincenzo Formica, 86 anni, avrebbe deliberatamente investito con l'auto e ucciso sua figlia, Mariangela Formica, 54 anni. Tuttavia, emerge anche la rabbia degli amici che sui social media hanno testimoniato come la donna avesse da tempo denunciato i comportamenti del padre, denunce che non hanno trovato ascolto.

Addio a Mariangela Formica, aveva 54 anni: uccisa per mano del padre

Gli indizi raccolti indicano chiaramente la colpevolezza dell'anziano padre. Pertanto, l'uomo, ex dipendente amministrativo dell'ASL, è stato arrestato dai carabinieri e rinchiuso nel carcere di Bari. I frequenti litigi riguardavano principalmente la gestione dell'anziana madre malata, della quale Mariangela avrebbe voluto prendersi cura, contrariamente ai desideri del padre.

L'uomo è descritto da coloro che lo conoscono come una figura particolare, ingombrante ed eccentrica, abituata a controllare ogni situazione. I vicini di casa, nella loro villa di campagna circondata da alberi, hanno sentito le urla della donna. Quando qualcuno si è avvicinato al cancello, ha trovato il corpo quasi esanime di Mariangela. Tuttavia, non c'era traccia del padre né dell'auto.

Si sospetta che l'uomo si sia allontanato dopo l'investimento a bordo della sua Seat. Per poi fare ritorno alla villa e trovarvi i carabinieri, allertati insieme ai sanitari del 118. Purtroppo, i soccorritori non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della donna. I carabinieri si sono subito resi conto dell'implicazione dell'uomo nella morte della figlia, soprattutto dopo aver trovato tracce di sangue sulla sua auto.

Le parole di amici come Francesca e Massimo riflettono il dolore e la rabbia della comunità di Monopoli. Alcuni sostengono che la tragedia che ha colpito Mariangela fosse prevedibile, poiché la donna aveva confidato i problemi familiari a qualcuno e aveva cercato supporto. L'amica Francesca ha scritto sui social media: "Ha chiesto aiuto, ma non è stata ascoltata: tutti dovrebbero vergognarsi."

Massimo, che aveva parlato con Mariangela circa venti giorni prima, ricorda che la situazione familiare non era delle migliori e sperava che potesse essere risolta. Un altro amico di nome Francesco ha aggiunto: "Tutti sapevano che tipo di uomo fosse, nessuno avrebbe dovuto opporsi, né moglie né figli. Poi Mariangela ha sfidato quel padre autoritario...".

Il sindaco di Monopoli, Angelo Annese, commentando la tragica morte, afferma: "Siamo sconvolti da questo evento e ci sentiamo vicini alla famiglia che è rimasta." Riguardo alla madre bisognosa di cure, il sindaco spiega che, in collaborazione con l'ASL di Bari, si è provveduto al suo immediato ricovero presso l'ospedale San Giacomo, dove ha trascorso la notte, per poi essere trasferita in una casa di riposo cittadina in attesa dell'arrivo di un altro figlio che lavora in Sicilia.

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