CRISI DI GOVERNO. In corso la riunione online di deputati e senatori 5s. Secondo quanto emerge la prevalenza degli interventi dei parlamentari è a sostegno della linea del leader. Non mancano però voci che spingono per un passo indietro e un’esortazione per sostenere la fiducia al premier. Ministro D’Incà chiede di “dare continuità o Pnrr a rischio”.
Nella mattinata di oggi, domenica 17 luglio, è ripresa l'assemblea di deputati e senatori del M5s con il leader Giuseppe Conte, sospesa ieri sera. La riunione si sta svolgendo via Zoom. Secondo quanto emerge, starebbero prevalendo nettamente gli interventi dei parlamentari a sostegno della linea di Giuseppe Conte.
Tra questi Daniela Torto, Giuseppe Buompane, Marco Bella, Luigi Gallo, Francesco Silvestri, Angela Salafia, Sebastiano Cubeddu, Teresa Manzo, Vittoria Baldino, Giovanni Currò, Filippo Scerra, Manuel Tuzi, Arnaldo Lomuti, Giulia Lupo, Marco Pellegrini, Tiziana Ciprini. Tra ieri e oggi sono oltre 30 gli eletti che hanno sposato la linea dei vertici, mentre sono una decina i parlamentari schieratisi apertamente a favore della fiducia al governo Draghi.
Chi vorrebbe proseguire con il governo
Questa mattina è stata la deputata Azzurra Cancelleri, secondo quanto riportano varie agenzie di stampa, a manifestare la sua intenzione di appoggiare l’esecutivo Draghi. “Non basta una diretta online per dialogare con il premier. Non è un modo istituzionale di confronto”, avrebbe osservato.
La deputata del Movimento 5 Stelle Rosalba Cimino
Ha detto invece che mercoledì voterà "la fiducia se sarà necessario, mettendoci come sempre la faccia, perché sono convinta che sia più utile votare la fiducia alla responsabilità piuttosto che fare un insensato salto nel buio". Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà è tornato a ribadire la necessità di sostenere il governo di Mario Draghi.
Avrebbe detto che bisogna dare continuità all'azione dell’esecutivo perché innescare una crisi adesso metterebbe a rischio il Pnrr. Per il pentastellato, inoltre, andare al voto con questa legge elettorale sarebbe un disastro. D'Incà ha inoltre fatto appello all'unità, invocando una "tregua" interna al Movimento per superare questa burrascosa fase politica.
Chi segue la linea dei vertici
In molti invece sembrano voler proseguire con la strada intrapresa dopo lo strappo al Senato. Il deputato Luigi Gallo ha twittato: "Abbiamo chiesto risposte per i cittadini in difficoltà e Draghi si è dimesso pur avendo la maggioranza. Noi vogliamo aumentare i redditi degli italiani, dare risposte ad imprese rispetto al caro energia e al caro prezzo e sul razionamento del gas in autunno, mentre Draghi fugge”.
Il senatore Lanzi, in un post su Facebook pubblicato prima dell’assemblea, ha scritto che "se qualcuno ha ancora dei dubbi e non vuole seguire la linea cosi come spiegato dal nostro leader non si faccia scrupolo e vada dove lo porta il cuore. Serve lealtà non fedeltà. I fedeli vadano e i leali restino”. (Skytg24)
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