Tragedia sul lavoro: operaio 35enne si sente male e muore. Lascia moglie e due figli piccoli. È successo ieri mattina poco prima l’ora di pranzo in un cantiere edile a Torano, in provincia di Teramo

Hicham Zaki, di origini marocchine, aveva un regolare permesso di soggiorno e un contratto di lavoro. Stando a quanto si apprende, verso mezzogiorno, l’uomo ha iniziato a dare di stomaco dopo uno sforzo.

I colleghi a quel punto gli hanno consigliato di fermarsi a andare in bagno e poi riposarsi: non ce la faceva a continuare il lavoro. Quindi inizialmente non sembrava nulla di grave. Il 35enne è andato, come gli era stato consigliato, in bagno. 

I colleghi non vedendolo uscire dopo una ventina di minuti, preoccupati, hanno forzato la porta e lo hanno trovato disteso a terra. Hanno cercato subito di intervenire allertando i soccorsi. Sul posto è arrivata in breve tempo un’ambulanza medicalizzata del 118 di Sant’Omero.

I sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Ad ucciderlo molto probabilmente un arresto cardio circolatorio e respiratorio. Sul posto sono intervenuti – come da prassi e anche se non si tratterebbe di un incidente sul lavoro - gli ispettori di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro della Asl di Teramo.

Il pm di turno Silvia Scamurra ha disposto il trasferimento della salma all’obitorio dell’ospedale Mazzini di Teramo per l’ispezione cadaverica e in giornata, dopo il risultato del tampone Covid, deciderà se procedere con l’autopsia. Zaky lascia la moglie italiana, una giovane della frazione di Villa Zaccheo nel comune di Castellalto, e due figli di due e cinque anni.

«È veramente una tragedia quella che è successa – racconta un uomo del posto – il ragazzo marocchino lo conoscevano tutti in zona: era un bravo ragazzo e un grande lavoratore. Aveva sposato una ragazza del nostro paese, anche lei brava e conosciuta da tutti. Adesso ci sono due bambini rimasti senza un papà». Fonte: Il Messaggero

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