daniela santanchè

La ministra del Turismo, Daniela Santanchè, affronta una nuova e pesante accusa: bancarotta fraudolenta. Al centro delle indagini c'è Ki Group srl, azienda attiva nel settore biologico, acquistata insieme all'ex compagno Canio Mazzaro. Le accuse si aggiungono a quelle già pendenti di falso in bilancio e truffa ai danni dello Stato legate a Visibilia Editore.

L'inchiesta sulla ministra Daniela Santanchè si amplia con nuove accuse di bancarotta fraudolenta. Al centro delle indagini dei magistrati di Milano c'è il fallimento di Ki Group srl, azienda che Santanchè ha presieduto fino al 2021. Le accuse si sommano a quelle precedenti riguardanti Visibilia Editore, con l'attesa per un'udienza preliminare. La ministra ha dichiarato di voler restare al governo anche in caso di rinvio a giudizio.

La bancarotta di Ki Group: i dettagli dell’accusa

Ki Group è stata dichiarata in liquidazione giudiziale il 9 gennaio 2024. Secondo la sentenza, l’azienda versava in uno stato di insolvenza irreversibile, con un passivo esposto di oltre 8,6 milioni di euro e perdite nette per 11,8 milioni già nel 2021. La gestione di Santanchè e Mazzaro è ritenuta responsabile delle gravi difficoltà finanziarie.

La Guardia di Finanza ha inoltre rilevato il mancato deposito del bilancio del 2022, un aspetto che aggrava ulteriormente la posizione degli ex amministratori.

Le parole della ministra

Santanchè ha respinto ogni accusa, affermando:

«In detta società ho avuto tempo addietro un ruolo del tutto marginale e oggi non ne ho alcuno».
La ministra ha sottolineato che le notizie su Ki Group sembrano volte a screditare la sua figura politica, affermando che l’azienda non avrebbe mai fatto capo a lei.

L’indagine in corso

L'inchiesta è coordinata dai pm Marina Gravina e Luigi Luzi sotto la supervisione del procuratore aggiunto Roberto Pellicano. Oltre a Ki Group, altre aziende legate al settore biologico, come Biofood, Verdebio e Bioera, sono state dichiarate fallite. Su Ki Group pesa anche una doppia istanza di liquidazione giudiziale da parte dei pm e dell’Agenzia delle Entrate.

Il ruolo di Canio Mazzaro

Accanto alla ministra, emerge la figura di Canio Mazzaro, ex compagno e socio nella gestione dell’azienda. La sentenza di fallimento indica che la gestione congiunta di Santanchè e Mazzaro avrebbe contribuito al dissesto finanziario, con una perdita di credibilità e mezzi finanziari che ha portato l’azienda al collasso.

Le altre accuse contro Santanchè

Oltre alla bancarotta fraudolenta, la ministra deve rispondere delle accuse relative a Visibilia Editore, tra cui falso in bilancio e truffa per cassa integrazione Covid. Le inchieste parallele aggiungono ulteriore pressione sulla sua posizione politica.

Santanchè al governo: una posizione controversa

Nonostante le indagini, Santanchè ha ribadito la sua intenzione di rimanere in carica, affermando che un eventuale rinvio a giudizio non condizionerà il suo ruolo nel governo. Tuttavia, il dibattito sulla sua permanenza è acceso, con richieste di dimissioni da parte dell’opposizione.

Le accuse contro Daniela Santanchè sollevano interrogativi non solo sulla gestione delle aziende coinvolte, ma anche sulla compatibilità tra il suo ruolo istituzionale e il peso delle indagini in corso. Con l'udienza preliminare all'orizzonte, il futuro politico della ministra appare sempre più incerto.

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