Il sindaco di Salerno (in Campania) non molla la presa. Nonostante l'allentamento delle restrizioni da parte del governo, il primo cittadino ha deciso di tenere il pugno duro.
Vincenzo Napoli a Salerno, come riporta stamattina il quotidiano “Il Mattino”, chiude i parchi: "Andremo in area gialla per restarci".
Con l’ordinanza firmata ieri, il primo cittadino ha stabilito un ulteriore stop agli accessi alle aree pubbliche, fino a domenica 13 dicembre, per evitare qualsiasi pericolo di assembramento.
Ordinanza per la Campania, a breve potrebbe già cambiare tutto. Si attende a giorni la nuova decisione
La Campania inizia a respirare. Sono numeri che lasciano ben sperare quelli della Regione che è sempre più vicina ad una retrocessione nella zona con colore considerata meno a rischio.
Lo riporta il quotidiano Il Mattino di questa mattina. I contagi sono in calo e questo potrebbe lasciare un margine di speranza per un ripensamento da parte del governo sul colore entro pochi giorni. Sono ancora troppi però i ricoveri.
I dati più recenti e attendibili ai fini della classificazione da parte del Cts certificano una progressiva diminuzione degli indicatori, a partire dall’indice Rt sceso a quota 0,74.
Tuttavia i numeri delle terapie in ospedale rimangono ancora molto alti, e non solo nella nostra Regione. Insomma, l’Italia resta ancora un bel po’ lontana da sperare in una zona totalmente verde.
Si torna a scuola, l’annuncio di De Luca
Da mercoledì 9 dicembre la campanella della scuola torna a suonare in Campania. E’ quanto stabilito dalla nuova ordinanza del Governatore Vincenzo De Luca.
La decisione, che ha colto di sorpresa tutti, è stata presa “in seguito alla riunione dell’Unità di Crisi; e sulla base della relazione tecnica che ha tenuto conto anche dei risultati dello screening sulla popolazione scolastica che è proseguito anche la scorsa settimana” ha riferito il Governatore della Campania.
“Nell’ordinanza – prosegue De Luca- viene stabilito che sarà consentita, a partire dal 9 dicembre 2020, l’attività didattica in presenza dalla scuola dei servizi educativi dell’infanzia fino alla seconda classe della Primaria; per tutte le altre classi della Primaria e della Secondaria di primo e secondo grado, prosegue la didattica a distanza“.
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