Dramma in Campania, giovane mamma muore col suo bambino in grembo. E’ un brutto risveglio per la città di Napoli. La giovane Martina Palumbo, 24 anni appena, è morta. Era al quarto mese di gravidanza. Purtroppo è deceduto anche il piccolo che portava in grembo.
Dramma in Campania - “Un angelo, che ho visto nascere, è andata via, la dolcissima Martina. In grembo aspettava un bambino ed era al quarto mese”. E’ la tragica notizia del consigliere municipale della seconda municipalità Pino De Stasio, che annuncia con un post su Facebook la morte della giovane Martina Palumbo, la 24enne al quarto mese di gravidanza. Purtroppo è deceduto anche il piccolo che portava in grembo.
“Non si immagina il dolore che provo io e la mia famiglia – continua il consigliere – per una giovane amica che a 24 anni non c’è più. Suo nonno Gennaro e sua nonna Titina, storici ristoratori dell’omonima trattoria a Santa Chiara, hanno per decenni portato avanti una famiglia felice con Carmine, Maria e Roberto.
Quando ti telefona una madre che ha perso la figlia, per un inspiegabile destino, ti senti raggelare il sangue e le sue lacrime al telefono come le mie gridano perché tutto questo? Penso a Bruno, il padre, che ha perso il suo amore più grande, Martina, come farà? Siamo tutti vittime di lutti ingiusti. Il conforto però di una comunità che vi vuole bene e vi stringe al cuore, pieno di amore e solidarietà, non vi lascerà mai soli. Martina saluta i nostri cari che insieme a te splendono per sempre, e tu più di tutti”.
Dramma in Campania - Le cause del decesso non sono ancora note
Ma si tratta di una scomparsa improvvisa, come lascia intuire lo stesso Pino De Stasio dal suo post. “Quando ti telefona una madre che ha perso la figlia, per un inspiegabile destino, ti senti raggelare il sangue e le sue lacrime al telefono come le mie gridano perché tutto questo?”, si interroga il consigliere comunale di Napoli.
La notizia intanto ha fatto il giro dei social
Sono tantissimi in queste ore i messaggi di cordoglio apparsi sui social. “Una ragazza eccezionale con un sorriso che ti scaldava il cuore….l’ho vista nascere e crescere…sono profondamente distrutta ,mi stringo a Maria e a tutta la famiglia”, scrive Roberta.
“Tutta la nostra famiglia è scioccata da questa terribile notizia…Martina una splendida figlia e un adorata nipote…vi vogliamo bene e vi stringiamo in un caldo abbraccio”, il commento di Rosanna.
Nuova ordinanza per la Campania, il governo ha deciso: da lunedì si torna a scuola. Ecco il calendario completo
Ritorno a scuola a partire da lunedì 18, ma non per tutti gli studenti. Secondo l'ultimo Dpcm infatti la data di ritorno in classe non sarà la medesima per tutte le regioni italiane.
Gli unici studenti che torneranno tra i banchi di scuola sono quelli di Lazio, Piemonte, Emilia Romagna e Molise. Per tutti gli altri invece le ordinanze delle singole regioni non dispongono il ritorno in presenza.
Secondo il Dpcm, in vigore da domani, le scuole secondarie di secondo grado dovranno adottare forme flessibili nell’organizzazione della didattica. Da lunedì in particolare bisogna garantire la presenza almeno al 50% e fino ad un massimo del 75% della popolazione studentesca. Fatte salve le diverse disposizioni individuate da singole Regioni.
In Campania a scuola solo fino alla terza elementare
In Campania ad esempio il governatore Vincenzo De Luca ha appena stabilito che da lunedì 18 rientreranno in classe solo gli studenti fino alla terza elementare. Tutti gli altri invece proseguiranno in Dad.
Per le famiglie sta diventando un incubo seguire l'evoluzione del calendario della scuola italiana, ormai impazzito. Non basta infatti seguire il colore della propria regione per capire quando le scuole torneranno in presenza, è necessario tenere d'occhio anche le decisioni delle singole Regioni.
Divisione per zone di rischio
Zone rosse: Lombardia, Sicilia e provincia di Bolzano, le lezioni restano in presenza solo nella scuola dell'infanzia, alle elementari e in prima media. Le superiori sono in dad al 100%.
Zone arancioni: Abruzzo, Calabria, Emilia, Friuli, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria, Val d'Aosta e Veneto
Zone gialle: Basilicata, Campania, Molise, Provincia di Trento, Sardegna e Toscana
Divisione per Regione, rientro in presenza al 50% delle superiori
18 gennaio: Lazio, Piemonte, Emilia Romagna, Puglia e Molise
25 gennaio: Liguria, Umbria
1 febbraio: Basilicata, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Veneto. Fonte: Il Mattino
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