Vaccini: in calo le reazioni avverse, nessun nesso con i decessi. Il dossier
Diminuiscono del 39% le segnalazioni di reazioni avverse gravi, mentre i casi di morbillo sono in aumento. Le malattie prevenibili restano una minaccia.
Le segnalazioni di sospette reazioni avverse ai vaccini nel 2022 sono diminuite del 39%, secondo il Dossier Vaccini 2022 pubblicato dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità. Il dossier rileva un tasso di incidenza dello 0,003% per le reazioni con almeno un evento grave, senza alcun nesso di causalità accertato per i decessi. Tuttavia, si segnala un preoccupante aumento dei casi di morbillo, insieme alla persistenza di altre malattie prevenibili come pneumococco, meningococco e papilloma virus.
I dati sulle reazioni avverse
Nel 2022 sono state somministrate circa 19 milioni di dosi di vaccino in Italia, esclusi i vaccini anti-Covid. Le segnalazioni di sospette reazioni avverse sono state 10.967, con un tasso di 47,8 segnalazioni ogni 100.000 dosi. Di queste, solo l’1,6% ha richiesto ospedalizzazione. Per i 7 decessi segnalati (0,1% delle segnalazioni sospette), in nessun caso è stato accertato un nesso di causalità tra il vaccino e la morte. Tra i vaccini con il maggior numero di segnalazioni ci sono quelli contro il meningococco e il morbillo.
Aumento dei casi di morbillo
Nel 2023 sono stati registrati 717 casi di morbillo, un forte aumento rispetto ai 43 del 2022. Il 32,8% di questi ha sviluppato complicanze, tra cui 91 casi di polmonite e un caso di encefalite. Nonostante il tasso di copertura vaccinale sia cresciuto al 94,4% tra i bambini sotto i 24 mesi, resta sotto la soglia necessaria per l’immunità di gregge, con le corti successive che mostrano una copertura più bassa.
Il commento dell'Aifa
"I vaccini sono una risorsa fondamentale per la salute pubblica", ha dichiarato Robert Nisticò, presidente dell’Aifa. "Nonostante le segnalazioni di eventi avversi, il rapporto beneficio-rischio resta chiaramente a favore della vaccinazione, come dimostrano i dati."