Sammy Basso, il funerale in diretta TV: attese migliaia di persone, anche dall’estero
La cerimonia allo stadio di Tezze sul Brenta, con la presenza di istituzioni e amici, per salutare il biologo e attivista 28enne
Venerdì 11 ottobre 2024, la comunità di Tezze sul Brenta (Vicenza) si riunirà per dare l'ultimo saluto a Sammy Basso, il giovane biologo di 28 anni affetto da progeria, scomparso sabato scorso a causa di un malore.
Il funerale, che sarà trasmesso in diretta TV da Antenna Tre Nordest, si terrà alle 15:30 presso il campo sportivo di Tezze, con la partecipazione del vescovo di Vicenza, Monsignor Giuliano Brugnotto, e del parroco locale. Le istituzioni e migliaia di persone, sia dall’Italia che dall’estero, sono attese per rendere omaggio a un simbolo di coraggio e dedizione alla ricerca.
La cerimonia funebre e l’organizzazione
Le esequie di Sammy Basso, un evento atteso da tantissimi, si svolgeranno presso il campo sportivo di Tezze sul Brenta, vista la grande affluenza di persone prevista. L’amministrazione comunale ha predisposto un servizio di bus navetta per agevolare l’afflusso e il deflusso dei partecipanti, mentre i cittadini sono stati invitati a utilizzare la bicicletta per evitare congestioni nel traffico. L'accesso allo stadio sarà consentito a partire dalle 13:30, fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Alle ore 14:50, la salma di Sammy arriverà nel piazzale tra la chiesa e il campo sportivo, dove avverranno i momenti di testimonianza da parte di amici e conoscenti. La cerimonia religiosa, presieduta dal vescovo Brugnotto, inizierà alle 15:30.
In segno di lutto e rispetto per la scomparsa di Sammy, anche il comune di Schio, dove il giovane era nato, ha proclamato il lutto cittadino per la giornata del funerale.
Le autorità presenti e il cordoglio collettivo
La partecipazione delle istituzioni sarà significativa, con la presenza confermata del governatore del Veneto, Luca Zaia, e del ministro Ciriani, che rappresenterà ufficialmente il Governo italiano. La figura di Sammy Basso ha toccato profondamente il cuore di moltissime persone, non solo per il suo impegno nella lotta contro la progeria, ma anche per la sua determinazione e il suo spirito nel promuovere la ricerca scientifica.
Il suo funerale vedrà la partecipazione di migliaia di persone, tra cui amici, parenti, conoscenti e personalità pubbliche. Sono attesi partecipanti sia dall’Italia che dall’estero, tutti uniti dal desiderio di rendere omaggio a una figura che ha saputo trasformare la propria condizione in un’opportunità per aiutare gli altri.
L’eredità di Sammy Basso: ricerca e fede
Il lascito di Sammy Basso va oltre la sua condizione fisica. Come ha confermato la madre, Laura Lucchin, Sammy ha donato i suoi organi alla ricerca scientifica, con l’obiettivo di contribuire ai progressi nello studio della progeria, una malattia rara con cui aveva convissuto tutta la vita. Nonostante la sua patologia, Sammy è riuscito a laurearsi in biologia e ha lavorato attivamente come ricercatore, collaborando con istituti internazionali come il centro di Boston e il Cnr di Bologna, con l’obiettivo di trovare una cura per la progeria.
La madre ha ricordato anche il forte legame di Sammy con la fede. Dopo aver attraversato una fase di dubbio, soprattutto in relazione alla sua malattia e alle cure sperimentali a cui si era sottoposto, Sammy ha trovato conforto nel vedere la scienza come "le mani di Dio". Questo pensiero lo ha accompagnato fino alla fine, permettendogli di conciliare la sua fede con il lavoro scientifico che svolgeva.
Un’eredità che continua
Il lavoro di Sammy non si fermerà con la sua scomparsa. L’associazione da lui fondata, impegnata nella ricerca e nel supporto per chi è affetto da progeria, continuerà il suo operato grazie al contributo degli amici e colleghi che hanno lavorato al suo fianco. La sua visione, quella di aiutare le future generazioni, sarà portata avanti con dedizione, proprio come lui avrebbe voluto.
Sammy Basso ha vissuto la sua vita con gratitudine e determinazione, lasciando un segno profondo non solo nel campo della ricerca scientifica, ma anche nel cuore di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo.