"Stiamo investendo su quello che è ancora un candidato vaccino. Se andrà tutto bene a fine anno avremo le prime dosi". Lo afferma il ministro della Salute Roberto Speranza in un colloquio con Repubblica.
"Nel frattempo governo e regioni continueranno a lavorare fianco a fianco riconoscendo le differenze territoriali così come abbiamo cominciato a fare nella fase di uscita dal lockdown", afferma il ministro.
"Abbiamo investito più soldi nella sanità negli ultimi cinque mesi che negli ultimi cinque anni", secondo Speranza: "500 milioni nel decreto agosto per recuperare le liste d'attesa nel sistema sanitario, 3,2 miliardi nel decreto rilancio, un miliardo e mezzo nel decreto di marzo". (AskaNews)
Coronavirus, il governo ha deciso: discoteche chiuse in tutta Italia. Nuova regola sulle mascherine
Il governo ha deciso di sospendere le attività di tutte le discoteche, sale da ballo e «locali assimilati», a partire da domani, 17 agosto, in tutta Italia.
La decisione, che avrà effetto almeno fino al 7 settembre, è arrivata nel pomeriggio di domenica 16 agosto. Iministri di Sanità, Regioni e Sviluppo economico, Roberto Speranza, Francesco Boccia e Stefano Patuanelli, si sono uniti in videoconferenza con i governatori regionali.
Nel testo dell’ordinanza del governo è chiarito che non sono ammesse deroghe regionali alla normativa nazionale.
Il governo ha deciso anche una nuova stretta sull’uso della mascherina: «dalle 18 alle 6», su tutto il territorio nazionale. L’uso delle mascherine torna obbligatorio anche «all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie) ove per le caratteristiche fisiche sia più agevole il formarsi di assembramenti».
Il governo si adegua
Il governo ha dunque deciso di adeguarsi al parere del Comitato tecnico scientifico, che già nei giorni scorsi aveva espresso la sua preoccupazione di fronte all’aumento dei casi di contagio.
L’esecutivo ricordava anche come già nel Dpcm del 7 agosto scorso fosse prevista la sospensione delle «attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso» — divieto cui però molte Regioni avevano risposto con una deroga.
La maggioranza delle Regioni, anche oggi, era contraria, preferendo limitazioni di orari e presenze alla chiusura totale. Il Sindacato dei locali da ballo aveva messo in guardia. A rischio, aveva detto, ci sono «4 miliardi di euro: da domani si rischierà di più con l’abusivismo».
Fino al 16 agosto, solo due Regioni avevano autonomamente deciso di chiudere i locali da ballo: Calabria e Basilicata. Fonte: Corriere della Sera
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