Torna l'acqua a Capri, revocata l'ordinanza antisbarchi
Di Bari: "La costiera e le isole non possono subire queste situazioni". Indetta una riunione per martedì in cui si cercheranno soluzioni
Capri, un'isola iconica e amata da turisti di tutto il mondo, ha finalmente visto il ritorno dell'acqua nei rubinetti delle case. Questo ha permesso al sindaco Paolo Falco di revocare l'ordinanza che impediva gli sbarchi ai non residenti.
La crisi idrica, iniziata giovedì scorso a causa di una bolla d'aria nella condotta, ha causato disagi significativi a cittadini e operatori turistici. Fortunatamente, il problema è stato risolto grazie agli sforzi congiunti delle autorità e dell'azienda idrica Gori.
Il guasto e la risoluzione del problema
La bolla d'aria, formatasi a seguito di una grossa falla riparata giovedì 20 giugno, ha bloccato la fornitura idrica alla condotta che serve sia l'isola di Capri che la Penisola Sorrentina. Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha annunciato che il problema è stato risolto e ha sottolineato la necessità di un "piano B" per prevenire future emergenze. "Martedì ho convocato una riunione per integrare il piano di protezione civile", ha dichiarato il prefetto, suggerendo l'uso di navi cisterna e autobotti come soluzioni contingenti.
Limitazioni agli sbarchi
A causa della mancanza di approvvigionamenti idrici, il sindaco Paolo Falco aveva limitato gli ingressi sull'isola. Senza acqua, era impossibile garantire i servizi essenziali per le "migliaia di persone" che visitano Capri durante la stagione turistica. Un'ordinanza specificava che solo i clienti delle strutture ricettive con sufficienti risorse idriche, forze dell'ordine, operatori sanitari, personale dei trasporti e dipendenti di aziende operanti sull'isola potevano sbarcare.
Disagi per i turisti
L'emergenza idrica ha causato notevoli disagi nei porti di partenza verso Capri, in particolare al Molo Beverello di Napoli, dove lunghe file di passeggeri si sono formate alle biglietterie. L'ordinanza del sindaco, notificata poco dopo le nove del mattino, ha bloccato immediatamente la bigliettazione, costringendo navi e aliscafi già partiti a tornare indietro. Molti turisti hanno scelto mete alternative come Ischia, Sorrento o la Costiera Amalfitana, mentre le compagnie di navigazione hanno rimborsato centinaia di biglietti.
Al porto di Sorrento, un altro importante punto di partenza per Capri, la situazione è stata più tranquilla, con lunghe ma ordinate file di turisti in attesa di rimborsi o di partire per altre destinazioni marittime.
Interventi a Massa Lubrense
Anche nel Comune di Massa Lubrense, alimentato dalla stessa condotta colpita, l'amministrazione municipale ha attivato un servizio sostitutivo con autobotti e fontanili. Il prefetto Michele di Bari ha informato la stampa che il guasto era già stato risolto il giorno precedente, ma le bolle d'aria all'interno della condotta avevano continuato a creare problemi. La situazione è stata normalizzata grazie all'intervento tempestivo delle autorità e all'utilizzo di autobotti per garantire la fornitura idrica all'ospedale locale.
La necessità di un piano di emergenza
Il prefetto Di Bari ha sottolineato l'importanza di un piano di emergenza per evitare che Capri e Anacapri, così come i comuni della Penisola Sorrentina, restino senza acqua. Ha ribadito la necessità di soluzioni immediate e razionali per gestire eventuali guasti futuri, evidenziando l'importanza di un'adeguata pianificazione dei servizi.
Il guasto era già stato superato nella giornata di ieri - spiega Di Bari -. Si sono create queste bolle d'aria all'interno della condotta che hanno creato una serie di problemi, ma già due ore fa il problema è stato risolto. Quando ieri sera, verso mezzanotte, ci hanno informato di questa situazione - racconta il prefetto - ci siamo fatti carico di coordinare le operazioni disponendo nell'immediatezza anche l'uso di due navi cisterna per le quali in questo momento abbiamo interrotto la corsa visto che è stato ripristinato il servizio.
Il tema vero - prosegue Di Bari - però è un altro: va predisposto assolutamente un piano B perché non è possibile che Capri o Anacapri o i comuni della penisola sorrentina restino senz'acqua. L'ho anche riferito alla Gori e ai sindaci, chi ha la responsabilità del servizio idrico deve farsi carico di un piano B soprattutto per le isole. Ho già convocato una riunione per martedì perché voglio integrare il piano di Protezione civile con queste nuove misure che ovviamente sarà la Gori a stabilire e ci saranno riferite
"Immagino una nave cisterna ad hoc e delle autobotti sul posto", ha dichiarato Di Bari, ringraziando tutti i soggetti coinvolti per il loro impegno durante l'emergenza. La pianificazione e la razionalizzazione dei servizi sono essenziali per prevenire e gestire situazioni critiche come questa.
Il ritorno dell'acqua a Capri segna la fine di una crisi che ha messo a dura prova residenti e turisti. L'intervento rapido delle autorità e la collaborazione delle aziende idriche hanno permesso di risolvere il problema in tempi brevi.
Tuttavia, l'episodio evidenzia la necessità di un piano di emergenza solido per garantire che simili situazioni non si ripetano in futuro. La comunità di Capri può ora guardare avanti con maggiore serenità, sapendo che misure preventive sono in atto per salvaguardare il loro benessere.