Muore dopo giorni di agonia Angelo Martignetti, travolto da fiamme mentre bruciava sterpaglie
L’uomo, 67 anni, era rimasto gravemente ustionato alla periferia di San Severo. Era ricoverato al centro grandi ustionati del Perrino di Brindisi

Non ce l’ha fatta Angelo Martignetti, 67 anni, di San Severo (provincia di Foggia), rimasto gravemente ustionatomercoledì 16 aprile mentre era intento a bruciare sterpaglie nel suo terreno alla periferia del paese. Dopo giorni di agonia trascorsi nel reparto Grandi ustionati dell’ospedale Perrino di Brindisi, l’uomo è deceduto per le gravissime ferite riportate.
La notizia della morte ha sconvolto la comunità locale, dove Martignetti era conosciuto come un uomo semplice e laborioso, profondamente legato alla sua terra. Numerosi i messaggi di cordoglio apparsi sui social: una tragedia che ha segnato un’intera famiglia e che riapre il dibattito sui rischi delle pratiche di bruciatura incontrollata.
L’incidente durante la pulizia del terreno: fatale un cambio del vento
Secondo le prime ricostruzioni riportate dalla stampa locale, Angelo Martignetti si trovava nel suo terreno agricolo intento in una normale operazione di pulizia, quando le fiamme appiccate per bruciare erbacce e residui secchi hanno improvvisamente cambiato direzione.
A causare il rogo incontrollato potrebbe essere stato un improvviso cambio del vento, che ha fatto sì che l’uomo venisse avvolto in pochi istanti dal fuoco. Le urla di Martignetti avrebbero richiamato l’attenzione di alcune persone nei dintorni, che hanno immediatamente allertato i soccorsi.
Il ricovero e la lunga degenza nel centro grandi ustionati di Brindisi
Sul posto sono giunti in pochi minuti i sanitari del 118, che vista la gravità della situazione hanno richiesto l’intervento dell’elisoccorso. Martignetti è stato elitrasportato in condizioni disperate all’ospedale Perrino di Brindisi, dove è stato ricoverato nel reparto specializzato in grandi ustioni.
I medici hanno subito definito il quadro clinico estremamente critico: l’uomo riportava ustioni di terzo grado su ampie porzioni del corpo, compromettendo funzioni vitali. Nonostante i tentativi di stabilizzazione e le terapie intensive, Angelo Martignetti è morto dopo alcuni giorni di agonia, senza mai riprendere conoscenza.
Dolore a San Severo: il ricordo di una comunità ferita
La notizia della morte di Angelo ha rapidamente fatto il giro del paese, gettando nello sconforto familiari, amici e conoscenti. Martignetti era molto conosciuto a San Severo, dove viveva e dove ha sempre lavorato nei campi.
“Una Pasqua dolorosa per questa famiglia. Riposa in pace, Angelo, non ci sono parole. Chiunque abbia avuto modo di conoscerti e stimarti non ti dimenticherà mai”, ha scritto un utente su Facebook, raccogliendo decine di messaggi di affetto e vicinanza.
Un precedente analogo a San Severo: la tragedia di Gervasio Severino
Quello di Angelo Martignetti non è un caso isolato. Come ricorda il quotidiano Foggia Today, un episodio simile si era già verificato nell’estate del 2019, sempre a San Severo, nella zona di Gramigna. In quell’occasione a perdere la vita fu Gervasio Severino, agricoltore di 52 anni che, nel tentativo di spegnere le fiamme scatenate dalla bruciatura di sterpaglie, venne a sua volta travolto dal fuoco.
Due tragedie che evidenziano la pericolosità delle pratiche agricole non regolamentate, spesso affrontate senza le dovute precauzioni e in assenza di dispositivi di protezione.
L'appello alla prudenza: serve più prevenzione
Alla luce di quanto accaduto, torna forte l'appello delle autorità locali e delle associazioni di protezione civile alla massima prudenza durante le operazioni di pulizia dei terreni. La bruciatura di sterpaglie, se non effettuata con il giusto supporto e nel rispetto delle normative regionali, può facilmente trasformarsi in un rischio mortale, soprattutto in presenza di vento o vegetazione secca.
Si ricorda che esistono norme precise per l’accensione di fuochi in ambito agricolo e che è sempre consigliabile avvertire preventivamente i vigili del fuoco o le autorità competenti, specialmente in giornate calde, ventose o secche.