Stella Boggio ai domiciliari, il racconto al gip sulla morte di Marco Magagna
La donna, accusata di aver ucciso il compagno, sarà trasferita a casa dei genitori. Il gip accoglie la richiesta della difesa
Stella Boggio, 33 anni, ha confermato davanti al gip Marco Formentin la sua versione dei fatti: avrebbe ucciso il compagno Marco Magagna, 38 anni, per legittima difesa. Secondo la donna, l’uomo avrebbe manifestato comportamenti aggressivi, alimentati dalla gelosia e dalla dipendenza dall’alcol. La Boggio, visibilmente provata, ha raccontato l’episodio tra le lacrime durante l’interrogatorio preliminare.
L’avvocato della donna, Manuel Messina, ha sottolineato che la sua assistita non ha mai modificato la propria versione dei fatti, ribadendo di aver agito per proteggere la propria vita.
Il giudice concede i domiciliari
Durante l’udienza preliminare del 9 gennaio, la difesa ha chiesto che Stella Boggio fosse trasferita agli arresti domiciliari presso l’abitazione dei genitori, in alternativa alla detenzione in carcere. La Procura di Monza, tuttavia, aveva richiesto che la donna rimanesse incarcerata a San Vittore.
Alla fine, il giudice ha accolto la richiesta della difesa, concedendo alla 33enne i domiciliari. La decisione è stata presa nel pomeriggio, e Stella Boggio sarà trasferita presso la casa dei genitori nelle prossime ore.
La dinamica dell’omicidio: cosa è successo quella notte
I fatti risalgono alla notte tra il 6 e il 7 gennaio 2025. Intorno alle 2 del mattino, Stella Boggio ha chiamato il 112 per richiedere aiuto per il compagno, Marco Magagna. Secondo la sua ricostruzione, tra i due sarebbe scoppiata una violenta lite:
“Mi ha presa a schiaffi. Il primo, poi il secondo. Continuava ad avvicinarsi. Ho temuto per la mia vita, ma non volevo ucciderlo.”
Durante il litigio, Stella avrebbe impugnato un coltello e colpito Marco al petto per difendersi. Quando i soccorritori sono giunti sul posto, l’uomo, operaio di 38 anni, era ormai agonizzante.
Le testimonianze dei vicini e i precedenti della coppia
Alcuni vicini hanno riferito che i litigi nella casa di via Tonale, a Bovisio Masciago, erano frequenti. Dall’appartamento della coppia si sentivano spesso discussioni accese.
Un amico di Marco Magagna, intervistato dagli inquirenti, ha negato che la donna fosse vittima di violenze da parte della vittima. Ha inoltre affermato che Stella avrebbe già tentato di aggredire Marco nel dicembre 2024, un dettaglio che potrebbe complicare la linea difensiva della 33enne.
Una comunità sotto choc
L’omicidio ha sconvolto la comunità di Bovisio Masciago. Mentre le indagini continuano, resta il dolore per la tragica fine di Marco Magagna e per una vicenda che getta luce su dinamiche di coppia complesse e drammatiche.
Le autorità stanno cercando di ricostruire i fatti nei minimi dettagli, per chiarire se si sia trattato realmente di un caso di legittima difesa o se emergeranno nuove responsabilità.