De Luca sotto attacco, i bambini non possono studiare senza computer. Bambini senza supporto scolastico, operatori del Terzo settore contro De Luca.
Come fanno i bambini a studiare senza computer
"Come si stanno collegando i bambini alla Dad che non hanno un computer a casa? Come se la stanno cavando i genitori lavoratori che non possono permettersi una baby-sitter?
Chi sta aiutando i bambini con disturbi specifici di apprendimento (BES e DSA)?".
Esiste una pandemia dei ricchi e una pandemia dei poveri, che è ancora più dura da sopportare; una realtà sottaciuta, un vaso di Pandora che nessuno vuole scoperchiare.
La denuncia di Luigi Sorvillo
Lo denuncia Luigi Sorvillo, presidente dell’associazione di promozione sociale “Eventart” di Sant’Arpino; una realtà che, con psicologhi ed educatori, offre (o, meglio, offriva) sostegno alle famiglie bisognose e supporto umano e professionale all’infanzia.
"Per il presidente del Consiglio Mario Draghi – rivela Sorvillo – potremmo aprire;
per il governatore della Campania, no. È la solita storia! Le fasce più penalizzate restano sempre i bambini, che non hanno ancora le conoscenze adeguate per comprendere ciò che sta accadendo.
Necessitano di aiuto e supporto
Da un lato, loro necessitano di aiuto e di supporto; dall’altro, i genitori, che lavorano per intere giornate, non hanno le possibilità di seguirli in modo adeguato. E noi al centro, costretti a chiudere.
Le evidenti pressioni
Eppure, il nostro codice Ateco non è lo stesso delle ludoteche, tanto vituperate da De Luca. È evidente che ci siano state pressioni dalle scuole private che fino ad oggi hanno agito indisturbate anche nel settore ludico ricreativo.
Il nostro, lo dicono i genitori, è un ruolo fondamentale nel contrasto della dispersione scolastica".
Bambini senza supporto scolastico, operatori del Terzo settore contro De Luca
„"Nella nostra associazione, che è un’Aps – aggiunge Sorvillo – non ci sono nuovi iscritti da prima dell’emergenza sanitaria;
Quindi, la tracciabilità e il controllo sono elevati
Ci siamo comportati sempre con il massimo rispetto delle regole anti-Covid e adesso siamo obbligati a lasciare i bambini privi di assistenza.
Non è la chiusura delle scuole
Riteniamo che non sia la chiusura di scuole, ludoteche e associazioni la soluzione, bensì misure di gestione e contenimento e regole più restrittive per evitare che la chiusura di luoghi, come il nostro, crei l’esigenza al genitore di rivolgersi a chi presta tale servizio a domicilio, senza alcun controllo né tracciabilità.
I bambini possono avere pazienza
I bambini non possono avere ancora pazienza, devono correre, ridere, piangere e scoprire. E lo devono fare subito – conclude il presidente di Eventart – qui, adesso". Quella di Sorvillo non è una storia singola e non ha solo una dimensione locale. Tutto il Terzo settore campano sta soffrendo e chi ne paga il prezzo più alto sono sempre gli indifesi, gli ultimi.(casertanews).
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