Il veliero Nadir della ong Resqship ha compiuto un'operazione di salvataggio di 41 migranti che si trovavano su un'imbarcazione instabile in area sar maltese. Le autorità italiane hanno concesso l'accesso al porto di Lampedusa per i migranti recuperati, tra cui una donna incinta ed un bambino di 4 anni.

La ong ha dichiarato che la situazione nel Mediterraneo è estremamente critica, e che il suo equipaggio ha ricevuto numerosi segnali di emergenza in mare nelle ultime ore.

Nel frattempo, l'imbarcazione Astral di Open Arms, salpata mercoledì dal porto di Lampedusa, ha individuato un gommone in difficoltà con 38 persone a bordo, tra cui 5 minori.

Secondo le prime informazioni, i migranti sarebbero partiti da Sfax, in Tunisia. Il fondatore dell'ong, Oscar Camps, ha confermato l'operazione di salvataggio su Twitter.

Questi episodi dimostrano ancora una volta la drammaticità della situazione nel Mediterraneo, dove migliaia di persone cercano di fuggire da conflitti, povertà e persecuzioni. Le ong continuano a svolgere un ruolo fondamentale nel salvare vite umane in mare, ma la loro attività è spesso ostacolata da politiche restrittive e dalla mancanza di solidarietà tra i paesi europei.

La situazione dei migranti nel Mediterraneo richiede una risposta urgente e coordinata a livello internazionale. È fondamentale che i paesi europei si impegnino a garantire un accesso sicuro e legale al territorio per i migranti in cerca di protezione, e a rafforzare le operazioni di ricerca e salvataggio in mare.

Inoltre, è necessario affrontare le cause profonde delle migrazioni, come la povertà, l'instabilità politica e i cambiamenti climatici, attraverso politiche efficaci di sviluppo e cooperazione internazionale. Solo attraverso un approccio globale e solidale sarà possibile proteggere i diritti dei migranti e garantire un futuro più sicuro e stabile per tutti.

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