Buon Compleanno Totò, gli auguri del Ministero: 125 anni del Principe della Risata
TOTO'. Un genere, un uomo intramontabile e una realtà tutta Made in Naples. TOTÒ, 125 anni dalla nascita del Principe della risata. Il 15 febbraio 1898 nasceva a Napoli Antonio De Curtis, futuro Principe di Bisanzio e... della risata.
Totò - La sua comicità
Contenuta in quasi 50 anni di carriera teatrale e cinematografica, ha influenzato e cambiato per sempre il costume della Nazione. I suoi film, ancora attuali per l'ironia dissacrante e senza tempo, vengono tuttora trasmessi in televisione e in streaming sulle principali piattaforme".
Così in un post pubblicato su Twitter, Facebook e Instagram il ministero della Cultura ricorda il 125esimo anniversario della nascita di TOTÒ.
Lo «scugnizzo» del rione Sanità
Totò, pseudonimo di Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio (Napoli, 15 febbraio 1898 – Roma, 15 aprile 1967), è stato un attore, commediografo, poeta, paroliere, sceneggiatore e filantropo italiano. Attore simbolo dello spettacolo comico in Italia, soprannominato «il principe della risata», è considerato, anche in virtù di alcuni ruoli drammatici, uno dei maggiori interpreti nella storia del teatro e del cinema italiano.
Nato Antonio Vincenzo Stefano Clemente da Anna Clemente e Giuseppe De Curtis, nel 1933 fu adottato dal marchese Francesco Maria Gagliardi Focas di Tertiveri
Fece scalpore nella vita privata (tanto in quella pubblica dove consacrato solo alla morte), segnata da grandi passioni e dolori: dal suicidio della prima moglie, Liliana Castagnola, fino alla tormentata e appassionata storia con Franca Faldini.
Il principe dei tre funerali
Come detto poc'anzi, si fece adottare, nel 1933, dal marchese Francesco Maria Gagliardi Focas, in rincorsa a quel prestigio aristocratico che gli sembrava riscattare le sue origini; si sentiva davvero erede del sacro romano impero e della corona di Costantinopoli, anche se le battaglie legali gli fruttarono spesso denunce e delusioni. Come in una pièce di Pirandello ebbe l'onore di 3 funerali: il primo a Roma, vegliato per due giorni dai più grandi di cinema e teatro; il secondo a Napoli in un bagno di folla con 250.000 anime straziate dietro al feretro; il terzo nel cuore di Spaccanapoli dove un guappo locale organizzò la cerimonia intorno a una bara vuota.
Tajani: "Totò valorizzò i politici perbene"
Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha reso omaggio al grande Totò nel 125/o anniversario della nascita dell'attore. "Non era solo una maschera, ma era molto più profondo di quanto si pensasse e ha sempre valorizzato i politici perbene condannando quelli che non si comportano bene", ha detto in una intervista al Tg1 che ha poi twittato accompagnandola con una foto di Totò.
"Nel suo film 'Gli onorevoli' - ha ricordato - il suo personaggio rinuncia alla candidatura perchè credeva in quello che faceva ma i suoi compagni di partito gli chiedevano di fare cose non corrette. E' un grande messaggio. Poi aveva la grande capacità di far ridere gli italiani, e non solo, senza usare parole volgari e senza mai offendere nessuno. Adesso tanti fanno ridere dicendo battute un po' pesanti, lui faceva ridere senza mai superare la linea della correttezza. Un grande esempio". (ANSA).
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