Un nuovo importante bonus per tutte le famiglie italiane. Un beneficio da 400 euro al mese per le famiglie per chi deciderà di fare domanda.
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero della Salute attuativo del cd. “bonus latte“. Si tratta di un contributo riconosciuto dalla legge di bilancio 2020 e destinato alle mamme per l’accesso alla fornitura di latte artificiale o formule per lattanti. La norma è così entrata in vigore martedì 19 ottobre, dettando condizioni, limiti di accesso e requisiti per le mamme che hanno intenzione di richiedere l’aiuto.
Beneficiari bonus latte: a chi spetta
Il bonus latte viene erogato sotto forma di contributo per l’acquisto di sostituti del latte materno (formule per lattanti) alle donne affette da condizioni patologiche che impediscono la pratica naturale dell’allattamento.
Le condizioni che riconoscono l’accesso allo stesso sono:
condizioni neonatali che controindicano in maniera assoluta l’allattamento già comprese nel decreto del Ministro della sanità 8 giugno 2001, recante “Assistenza sanitaria integrativa relativa ai prodotti destinati ad una alimentazione particolare” pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 154 del 5 luglio 2001;
infezione da HTLV1 e 2;
sindrome di Sheehan;
alattogenesi ereditaria;
ipotrofia bilaterale della ghiandola mammaria (seno tubulare);
mastectomia bilaterale;
morte materna;
Indicazioni temporanee (da sottoporre a verifica mensile)
infezione da HCV con lesione sanguinante del capezzolo;
HSV con lesione erpetica sul seno o capezzolo;
infezione ricorrente da streptococco di gruppo B;
lesione luetica sul seno;
tubercolosi bacillifera non trattata;
mastite tubercolare;
infezione da virus varicella zooster;
esecuzione di scintigrafia;
assunzione di farmaci che controindicano in maniera assoluta l’allattamento;
assunzione di droghe (escluso il metadone);
alcolismo.
Spetta al neonatologo o pediatra del punto nascita, oppure ai medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta o agli specialisti prescrivere mensilmente le formule per lattanti incluse, rivalutando a cadenza mensile le condizioni che controindicano l’allattamento in maniera assoluta temporanea, per un fabbisogno di durata massima pari a primi sei mesi di vita del neonato.
Come richiedere il bonus latte
La richiesta di accesso al bonus latte deve essere presentata all’azienda sanitaria locale di appartenenza che, verificati i requisiti e sulla base della certificazione ISEE (qui come calcolarlo), autorizza l’erogazione del contributo nei limiti degli importi annui.
I prodotti sono forniti direttamente dai centri di riferimento presso i quali sono in cura le donne, dai presidi delle aziende sanitarie locali, dalle farmacie convenzionate e da tutti gli altri fornitori autorizzati alla vendita secondo le direttive all’uopo emanate dalle regioni e province autonome.
Modalità e termini per la richiesta del bonus latte saranno invece definiti da regioni e province autonome.
Bonus latte: importi riconosciuti e limiti ISEE
Tra i requisiti richiesti per poter richiedere il bonus latte c’è anche quello patrimoniale, in aggiunta alle condizioni di salute. Il contributo, infatti, viene riconosciuto alle madri che rientrano in nuclei familiari con ISEE non superiore a 30 mila euro annui (qui invece tutti i bonus a cui si può accedere senza ISEE)
L’importo del contributo, riconosciuto fino a sei mesi, è pari a un massimo di 400 euro annui per neonato, ma la determinazione dello stesso spetta alla regione o provincia autonoma che procederà al calcolo e alla distribuzione dello stesso sulla base del numero delle richieste pervenute nel rispetto del limite del finanziamento assegnato.
Non sono infatti previsti finanziamenti aggiuntivi a copertura delle eventuali richieste eccedenti le disponibilità accordate. Pertanto, ove
necessario, le somme potrebbero essere ridotte in maniera proporzionale. Fonte: Money
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