viola ford fletcher

A Tulsa, Oklahoma, Viola Ford Fletcher, una delle ultime e più anziane sopravvissute al massacro razziale di Tulsa del 1921, ha espresso il proprio voto per Kamala Harris, segnando un momento di profonda rilevanza storica e simbolica. Con i suoi 110 anni, Fletcher rappresenta una testimonianza vivente delle lotte per i diritti civili e dell’importanza del voto come atto di resilienza.

Un Voto che Racchiude una Storia di Lotta

Viola Ford Fletcher, a 110 anni, si è recata al seggio elettorale di Tulsa per votare per Kamala Harris, dimostrando l'importanza del voto per chi ha vissuto momenti drammatici della storia afroamericana. “Mi sento bene a votare. È importante votare”, ha dichiarato Fletcher, che è oggi una delle elettrici più anziane, se non la più anziana, dell’Oklahoma.

Accompagnata dalla Famiglia al Seggio Elettorale

Fletcher non era sola in questo momento storico; i nipoti Ike Howard e Tracey Flemons l'hanno accompagnata al seggio, dove ha potuto votare in una sala simbolica chiamata "Greenwood". Questo nome richiama il quartiere afroamericano di Tulsa, conosciuto come Black Wall Street, devastato durante il massacro del 1921.

Greenwood e il Massacro di Tulsa del 1921

Greenwood era un fiorente quartiere nero, noto come Black Wall Street, fino al massacro razziale che ne segnò la tragica distruzione. Nel 1921, una folla di bianchi saccheggiò e incendiò l'area, uccidendo circa 300 persone di colore e distruggendo oltre 1.000 abitazioni, attività commerciali, scuole e chiese. Questo evento è passato alla storia come uno dei più gravi episodi di violenza razziale negli Stati Uniti.

Una Testimonianza di Resilienza e Speranza

Il voto di Fletcher è molto più di un semplice esercizio democratico; rappresenta un simbolo di resilienza e di speranza per la comunità afroamericana. Per una donna che ha vissuto uno dei capitoli più bui della storia americana, votare per una candidata come Kamala Harris, prima donna di colore a ricoprire la carica di vicepresidente, assume un significato profondo.

Anche Lessie Benningfield Randle Partecipa al Voto

Un'altra sopravvissuta al massacro di Tulsa, Lessie Benningfield Randle, ha votato per Harris tramite corrispondenza, continuando a rappresentare quella generazione di testimoni che hanno visto e superato immense difficoltà. Anche lei, come Fletcher, considera il voto un diritto sacro e irrinunciabile.

La sala elettorale “Greenwood” di Tulsa, dove Fletcher ha votato, è stata scelta come sede simbolica per commemorare il massacro e ricordare l’importanza della memoria storica. Greenwood è più di un luogo; è un simbolo di lotta per la giustizia e per il riconoscimento dei diritti civili.

Il voto di Fletcher rappresenta un messaggio di resistenza, dimostrando come ogni voto sia una dichiarazione di partecipazione e un rifiuto dell’oppressione. La sua scelta di votare per Harris è un passo significativo verso un futuro in cui la comunità afroamericana continua a costruire su valori di uguaglianza e inclusione.

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