DOPPIO Assegno Unico IN PAGAMENTO: INPS RADDOPPIA LA RICARICA E PAGA DUE VOLTE. Ecco a chi spettano i due accrediti: le date
La legge di bilancio è pronta per il confronto con il Parlamento. Rivisti alcuni importi dell’assegno unico.
Il governo è pronto a presentare la legge di bilancio alle Camere per l’approvazione definitiva. Quest’ultima deve avvenire entro il 31 dicembre. C’è tempo, quindi, per il confronto in aula e valutare gli emendamenti, ossia le proposte di modifica. Tuttavia, va ricordato che gli emendamenti alla legge di bilancio non possono modificare i saldi della stessa.
Ciò vuol dire che per spostare delle risorse su un provvedimento vanno recuperate altrove sempre all’interno della manovra stessa senza toccare i saldi. I margini di manovra sono stati ristretti nonostante il valore di 35 miliardi di euro. Ciò è dovuto al fatto che gran parte delle risorse serviranno per coprire gli aumenti in bolletta, in particolare a imprese e famiglie con Isee fino a 15.000 euro.
Assegno unico, in arrivo gli aumenti
Per le famiglie, però, arrivano risorse in più per l’assegno unico universale. Si tratta dello strumento a favore delle famiglie con figli a carico fino a 21 anni in vigore da quest’anno. Infatti, la legge di bilancio proposta dal governo prevede un incremento del 50% in caso di neonati. L’incremento, però, sarà valido solo per il primo anno di età del bambino.
Tale incremento salirebbe ad un ulteriore 50% in caso di famiglie da tre o più figli. In linea di massima, nel primo caso, l’aumento sarebbe di circa 100 euro; dal terzo figlio in poi, tale incremento raggiungerebbe circa i 200 euro. Tale provvedimento si orienta, quindi, ad incentivare le nascite seguendo la linea politica del partito principale del governo.
Intanto entro dicembre sono previsti i pagamenti di tutti gli arretrati relativi all’assegno unico universale. Inoltre, da gennaio gli assegni saranno aggiornati alla rivalutazione al tasso di inflazione. Tale rivalutazione si attesterà al 7,3% per i primi due mesi dell’anno. A partire da marzo in poi o al massimo aprile la rivalutazione sarà completata al cento per cento applicando il tasso medio d’inflazione sull’intero 2022. Fonte: Consumatore.com
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