Simone Rizzi, 33 anni, è morto in un tragico incidente in montagna a Corvara in Val Badia, Alto Adige, provincia di Bolzano. Nella mattinata di Ferragosto si è lanciato dal Piz de Lec, 2900 metri di altitudine, con la tuta alare, ma improvvisamente è precipitato mentre sorvolava la Val di Mez e si è schiantato al suolo.
Il corpo è stato recuperato dall'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites. I soccorritori arrivati sul luogo dello schianto hanno soltanto potuto constatare la morte del 33enne residente a Seveso, provincia di Milano.
I carabinieri indagano sulla morte di Simone
Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri di Corvara. Il primo a chiamare i soccorsi è stato un amico di Rizzi. Ancora da chiarire i motivi per cui il ragazzo non sia riuscito ad atterrare in sicurezza: forse un errore, forse un malore, forse un'improvvisa ventata che gli ha fatto perdere il controllo o forse un malfunzionamento tecnico.
Tanti i messaggi per lui su Facebook, come questo: "Ciao Simone. .. ci hai lasciato in un terribile schianto ….I tuoi amici e i tuoi cari …ti porteranno sempre nel cuore. … amavi volare e lasciarti nel vuoto …è stato l'ultimo istante della tua vita…. ci mancherai ….quando il sole nasconde una nuvola … sarai li a salutarci. …condoglianze".
Il base jumping
Il base jumping o B.A.S.E. Jumping consiste nel lanciarsi nel vuoto ed atterrare con un paracadute. La sigla B.A.S.E., inventata nel 1978 da Carl Boenish in occasione di un lancio da una montagna della California, significa Buildings (edifici)Antennas (torri abbandonate), Span (ponti), Earth (scogliere o altri tipi di formazioni naturali), cioè i posti da cui ci si può lanciare.
Schianto in strada, famiglia distrutta: muore mamma napoletana mentre è in vacanza. Feriti figli e marito
Uno schianto mortale nel giorno di Ferragosto. Alle 6.50, a Ca’ Noghera, una donna ha perso la vita nello scontro tra un’automobile e un camioncino. La vittima è una donna napoletana di 35 anni, Barbara Palumbo, che con la famiglia viveva per lavoro nella zona dei Castelli Romani.
La notizia è chiaramente rimbalzata subito nel quartiere della periferia napoletana di cui la giovane donna era originaria.
Nell’incidente anche feriti: i due figli e il marito della donna. Sono intervenute due ambulanze del Suem 118, il reparto motorizzato della polizia municipale e i vigili del fuoco. L’uomo, alla guida della macchina, è stato portato in ospedale e le sue condizioni non sono gravi.
Contusioni anche per il figlio maggiore di 14 anni, mentre il figlio minore 13enne versa in prognosi riservata e sarà trasferito dall’ospedale dell’Angelo a Padova. Dalle prime indicazioni, però, non sarebbe in pericolo di vita.
La famiglia era partita da Albano Laziale per trascorrere le vacanze sul litorale veneziano. La dinamica dell’incidente è ancora al vaglio degli agenti intervenuti nel giro di pochi minuti. Disperso in un primo momento, il cagnolino della famiglia è stato ritrovato.
A causa dell’incidente, la Polizia locale del Comune di Venezia ha segnalato stamattina rallentamenti e traffico intenso lungo la Strada Statale 14 Triestina, all’altezza del casinò di Ca’ Noghera. Fonte: Il Fatto Vesuviano
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